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Brembo MotoGP: ai raggi X il Gran premio d’Austria 2018

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Sul circuito di Spielberg analizziamo l’impegno dei sistemi frenanti Brembo utilizzati nella classe regina nell’undicesimo appuntamento del Campionato del Mondo 2018

 

Un mese dopo aver ospitato la Formula 1, il Red Bull Ring di Spielberg (Austria) è teatro dell’11° appuntamento stagionale della MotoGP. Le moto scenderanno in pista dal 10 al 12 agosto, soli 7 giorni dopo il Gran premio della Repubblica Ceca che ha visto la doppietta Ducati e la vittoria di Dovizioso.

Situato vicino all’aeroporto militare di Zeltweg, il circuito è stato rinnovato di recente per volere di Dietrich Mateschitz. Sulla nuova configurazione della pista (4.318 metri) le MotoGP hanno esordito nel 2016 e sono andate subito velocissime, girando in qualifica ad oltre 186 km/h di media sul giro. Merito delle poche curve, solo 10, e dei numerosi rettilinei concentrati nelle vicinanze del traguardo. Non tutte le curve richiedono l’uso dei freni, ma curiosamente non ce n’è nemmeno una in cui le MotoGP frenino e le monoposto di Formula 1 non lo facciano: naturalmente l’intensità è differente perché la velocità di percorrenza delle curve fra auto e moto non ha paragoni.

A complicare la scelta di tempo dei piloti nelle staccate contribuiscono le frequenti ondulazioni della pista: dal punto più alto al più basso c’è infatti un dislivello di 65 metri e la discesa più ripida ha un’inclinazione del 9,3%.

Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100% dei piloti della MotoGP 2018, il Red Bull Ring, che viene percorso dai piloti per 28 giri, rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore raggiunto anche dalle piste di Barcellona, Motegi e Sepang.

L’impegno dei freni durante il GP

Durante un intero giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 7 volte per un totale di 25 secondi.  Solo Phillip Island ha meno frenate per giro (6), mentre anche il Sachsenring ne conta 7.

Nei 28 giri di gara a Spielberg ogni MotoGP usa i freni per circa 700 secondi, cioè poco meno di 12 minuti. La decelerazione media sul giro della MotoGP è 1,3 g e costituisce il record del campionato: un valore altissimo se consideriamo che l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio frena da 200 km/h a 0 km/h con 1,15 g di decelerazione. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 10 quintali e mezzo: per nessuna frenata il carico è inferiore ai 4,7 kg.

Le frenate più impegnative

Delle 7 frenate del Red Bull Ring le prime 3 in successione sono altamente impegnative per i freni mentre le restanti 4 sono di media difficoltà.

La più dura in assoluto è quella alla curva Castrol Edge (curva 1) perché si trova nel punto più veloce del tracciato, anche se leggermente in salita: le MotoGP arrivano a 312 km/h e frenano per 4,1 secondi per scendere a 99 km/h. I piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g ed esercitano un carico sulla leva di 6,4 kg. Maggiori sono lo spazio e il tempo di frenata delle MotoGP alla curva Rauch (curva 3), complice la strada in discesa: 251 metri e 5,2 secondi indispensabili per passare da 294 km/h a 79 km/h. La decelerazione è anche qui di 1,5 g con una pressione del liquido freno Brembo HTC 64T che arriva a 9,8 bar mentre alla curva Castrol Edge raggiunge gli 11 bar.

La curva Remus (curva 2) è invece la più lenta del tracciato con i suoi 64 km/h di velocità di ingresso. I piloti si attaccano ai freni per 5 secondi esercitando un carico di 5,8 kg sulla leva.

Prestazioni dei freni Brembo

Le moto con freni Brembo hanno vinto 10 edizioni del GP Austria: i primi 4 successi li ha ottenuti la Yamaha (3 con Eddie Lawson), seguiti da altrettante vittorie della Honda (3 di Michael Doohan). L’anno scorso, invece, ha trionfato la Ducati con Andrea Dovizioso. Valentino Rossi e Marc Marquez invece non hanno mai vinto in Austria.