Sicurezza e benessere degli automobilisti sono da sempre una assoluta priorità della Casa della Stella: per questo l’evoluzione dei suoi airbag è una «never ended story»
Gli airbag integrati nel vano portaoggetti e nell’intelaiatura del tetto costituiscono una componente della sicurezza integrata, che comprende fino a una dozzina di airbag differenti: dal kneebag al beltbag nel vano posteriore fino al sidebag per torace e bacino ma la loro storia parte da lontano.
Lo sviluppo degli airbag in casa Mercedes-Benz ha infatti inizio nel 1966, ed il relativo brevetto (n° DE 21 52 902 C2) fu depositato dall’Azienda nell’ottobre del 1971. L’airbag lato guida, il primo introdotto nella produzione di serie sulla Classe S W126 nel 1981, rappresenta un’autentica pietra miliare nell’iter evolutivo della sicurezza passiva del Costruttore tedesco che ha tracciato un solco poi seguito da tutto il settore automotive.
Come funziona l’airbag
Il principio è rimasto sostanzialmente invariato nel tempo:
- i sensori del dispositivo di innesco registrano la decelerazione particolarmente forte, che si verifica in seguito a un normale incidente, ed attivano il meccanismo dell’airbag;
- all’interno del generatore di gas viene conseguentemente ed immediatamente liberata una determinata quantità di azoto;
- il gas gonfia l’airbag, una struttura tessile a forma di cuscino, composta da un tessuto in poliammide foderato internamente in gomma;
- questo «cuscino» protettivo attutisce il movimento del corpo umano e, in sinergia con la cintura di sicurezza (unitamente al pretensionatore ed al limitatore della forza di ritenuta della cintura), riesce a dissipare l’energia cinetica generata in seguito all’impatto.
Attualmente molti airbag frontali funzionano in modo adattivo: la relativa attivazione avviene, infatti, in due diverse fasi e non più in una sola, adattando così l’efficacia dell’airbag in funzione della gravità della collisione rilevata dalla sensoristica della vettura.
Diffusione sistematica nell’ambito della gamma
Sin dall’introduzione dell’airbag lato guida, avvenuta nel 1981, a Stoccarda non hanno mai smesso di sviluppare e perfezionare il sistema. I team di progetto hanno infatti adattato la conformazione dell’airbag ed i suoi parametri di funzionamento sia ad altre aree della vettura e sia a differenti tipologie di incidente.
Il passeggero anteriore è stato ed è il primo a trarre vantaggio da questa continua evoluzione al punto il dispositivo a lui dedicato è diventato sin da allora un «fiore all’occhiello» della sicurezza passiva, in quanto nessun altro Costruttore a livello mondiale era allora in grado di offrirlo.
Presentato nel settembre 1987, venne nel 1988 reso disponibile a richiesta per le versioni berlina e coupé della Classe S per essere poi esteso, nell’autunno dello stesso anno, anche alla classe medio-alta della serie W124.
Dal 1992 divenne di serie sulla Classe S e sul modello sportivo SL, mentre la vera diffusione di questo dispositivo partì dall’agosto 1994, data che, assieme ai poggiatesta posteriori, lo vedeva compreso nell’equipaggiamento di serie di numerose vetture della Stella.
L’evoluzione tecnica
30 anni fa il primo airbag lato passeggero – che occupava tutto lo spazio del vano portaoggetti – raggiungeva, dispiegandosi, un volume di 170 litri.
La successiva miniaturizzazione dei suoi componenti permise di realizzare airbag decisamente più piccoli, aprendo così la via all’installazione degli airbag anche in altre aree dell’abitacolo soddisfacendo così l’obiettivo di maggiore protezione pianificato dai progettisti.
Dopo aver realizzato la protezione dei passeggeri anteriori dalle conseguenze di una collisione frontale (repentino spostamento in avanti dei corpi del guidatore e del passeggero anteriore), si passò allo studio dei tanti altri possibili scenari di incidente; ecco quindi nascere nel 1993 i sidebag, a protezione laterale dei passeggeri, adottati a bordo della Classe E a partire dal 1995.
Nel 1998 fu la volta del windowbag che, alloggiato nella parte superiore del padiglione all’altezza della cornice del tetto, in caso di urto laterale si dispiega come una tendina lungo i finestrini laterali ed è così in grado di ridurre sensibilmente soprattutto il rischio di lesioni alla testa del guidatore, del passeggero anteriore e dei passeggeri seduti sui sedili posteriori laterali in caso di impatto laterale.
A partire da luglio 1998, questa novità assoluta a livello mondiale divenne disponibile a richiesta per la Classe E Serie 210, mentre a partire dall’autunno dello stesso anno fu installato come equipaggiamento di serie nella Classe S Serie 220.
Ma lo sviluppo degli airbag ha successivamente prodotto, sempre in casa Mercedes altre importanti innovazioni, come il sidebag per la testa e il torace (2001), il kneebag (protezione delle ginocchia nel 2009) nonché i vari sidebag per torace e bacino, beltbag e cushionbag (2013).
Va infine ricordato, e la Casa di Stoccarda non perde occasione per ribadirlo, che gli airbag non sostituiscono in alcun modo la funzione espletata della cintura di sicurezza, che rimane il sistema di ritenuta principale: le due tecnologie, piuttosto, si integrano a vicenda, aumentando così il livello di sicurezza.
Da qualche anno a questa parte, sulle vetture della Stella vengono adottate anche combinazioni di entrambi gli elementi relativi alla sicurezza passiva: il beltbag per i passeggeri posteriori, presentato nel 2013, è appunto un airbag integrato nella cintura di sicurezza.
[ Giovanni Notaro ]