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BMW M5 Moto GP: una safety car da oltre 300 km/h

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La Moto GP ha al suo servizio la potenza ibrida della nuova BMW M5 che, per l’occasione, si veste di un abito speciale

Era il 1999 quando gli appassionati di motociclismo hanno visto le loro amate moto affiancate per la prima volta da una vettura dell’elica. Era una BMW Z3 M coupé, vestita di un elegantissimo bianco. Negli anni, questo sodalizio è durato a lungo e per il 2024 si ripropone in una chiave ancor più determinata e cattiva. Stiamo parlando dell’ultima novità in tema flotta safety car, ovvero la BMW M5 del 2024.

Per noi appassionati questa vettura non è una novità assoluta. Abbiamo avuto modo a luglio di osservarla (e sentirla) al Festival of Speed di Goodwood. Tuttavia l’inedita versione safety car è stata svelata al mondo solo giovedì 5 settembre alla ormai nota «House of BMW di Milano. A presentare la nuova creatura del reparto Msport ci hanno pensato Sylvia Neubauer (vice-President of customer, brand and sales di BMW M) e Massimiliano De Silvestre (AD di BMW Italia).

Il campionissimo Valentino Rossi con Sylvia Neubauer, vice-President of customer, brand and sales di BMW M e Massimiliano De Silvestre, AD di BMW Italia

La nuova BMW M5 ha debuttato quasi immediatamente… È infatti scesa in pista il sabato successivo per la tappa che ha visto i piloti contendersi la vittoria sull’italianissima pista di Misano. D’altronde la filosofia del reparto MSport di BMW è chiara: “NATA IN PISTA, FATTA PER LA STRADA”. Ed ecco allora che, fedele a questo motto, la M5 sa destreggiarsi più o meno in ogni contesto.

A spingere l’iperbolica BMW M5 in versione Moto GP ci pensa la solita accoppiata vincente denominata «M Hybrid». Questa tecnologia combina il possente V8 M TwinPower Turbo ad altissime prestazioni con un motore elettrico. Risultato? 727 cavalli, coppia da autorimorchio (1.000 Nm), 0-100 km/h in soli 3,5 secondi e velocità massima di 305 km/h. Tutta questa potenza viene scaricata al suolo grazie al sistema M XDrive che conta sulla 4 ruote motrici abbinate al collaudato cambio Steptronic a 8 rapporti.

Identikit che conquista

Citando per poche righe il modello di serie, non possiamo non parlare di alcune caratterizzazioni estetiche che renderanno iconica anche questa M5. Tra queste, i passaruota allargati, cofano e fiancate dedicate, i numerosi dettagli che richiamano al mondo delle «M» più performanti e un design specifico e di grande personalità per la porzione di carrozzeria vicina al montante C.

La versione Moto GP non solo fa sue queste caratterizzazioni ma le esalta vestendosi di una livrea tutt’altro che sobria. L’ispirazione al mondo dei giovani e dei graffiti è forte, ma altrettanto forte è il richiamo alle livree da corsa che BMW sta sfoggiando con la BMW M Hybrid V8 che compete nel FIA World Endurance, nella 24H di Le Mans e nella serie tutta americana IMSA. Anche in questa occasione il motto di casa Msport torna prepotente.

Al fine di esaltare ulteriormente prestazioni e sicurezza non mancano alcuni componenti specifici del catalogo BMW M PERFORMANCES PARTS. Tra questi ricordiamo le appendici aerodinamiche in fibra di carbonio, l’estrattore/diffusore posteriore in kevlar, finiture per gli scarichi in titanio e carbonio e il tappo del serbatoio anch’esso in fibra. A questo già ricchissimo pacchetto si aggiungono le barre di sicurezza sul tetto, lo splitter anteriore, i sedili RECARO, le cinture di sicurezza a 6 punti, l’estintore e la pompa d’aspirazione del carburante per il trasporto all’estero.

Se non siete ancora convinti, sappiate che vi ho omesso un piccolo dettaglio: il giorno della presentazione a Milano, la BMW M5 Moto GP ha ricevuto la benedizione da un certo Valentino Rossi. Ora pilota BMW M4 GT3, il talento italiano 9 volte Campione del Mondo Moto GP senza dubbio di safety car performanti se ne intende, non credete? 

[ Ermanno Ceccherini ]