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MotoGP Misano: l’ultima gara italiana di «The Doctor» coincide con la conquista del Mondiale da parte di Quartararo

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A quattro giri dalla fine Bagnaia con la Ducati, che era in testa, cade regalando la vittoria a Marquez sul Misano World Circuit Marco Simoncelli precedendo Pol Espargaro e Enea Bastianini

Tre gli avvenimenti clou del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna:

la caduta di Bagnaia che assieme alla gara perde ogni residua, ancorché remota, speranza di continuare a lottare per il titolo;
la matematica assegnazione del titolo di Campione del Mondo a Fabio Quartararo, al quale è bastato che il suo quarto posto in gara coincidesse con il ritiro di Pecco Bagnaia quando era al comando;
l’ultima gara italiana di Valentino Rossi.

Oggi sembra giusto iniziare proprio da Valentino che, grazie alle nuove disposizioni di Legge, ha gareggiato davanti a 35.000 spettatori (10.000 in più rispetto al recente passato) che non hanno risparmiato entusiasmo, commozione ed applausi ricevendo in cambio a fine gara anche il lancio del casco con cui il pluricampione ha oggi gareggiato.

Ciliegina sulla torta la consegna, da parte del Ministro degli Esteri Luigi di Maio e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport Valentina Vezzali, la consegna del premio alla carriera come «Icona del Made in Italy nel mondo», riconoscimento più che meritato visti i 9 titoli mondiali conquistati (e uno perso a causa del «comportamento» antisportivo di Marquez), unico pilota nella storia del motociclismo ad aver conquistato il primato una volta nella 125, una nella 250, una nella 500 e sei in MotoGP.


Pari sentimenti hanno mostrato a fine gara anche piloti ed addetti ai lavori che non hanno lesinato manifestazioni di stima ed affetto ad un personaggio che, classe eccelsa a parte, ha fatto delle sue doti umane, della sua simpatia e del saper non essere mai sopra le righe, il suo tratto distintivo: Valentino ha dato la sua impronta ad un’epoca irripetibile o meglio ha reso la sua un’epoca irripetibile e questo è tutto.

Veniamo a prove e gara, con le Ducati che conquistano le prime tre posizioni in griglia rispettivamente con Pecco Bagnaia (alla sua quarta pole di fila), Jack Miller e Luca Marini; in seconda fila ecco Pol Espargarò (Honda Repsol), Miguel Oliveira (KTM) e Franco Morbidelli (Yamaha) seguito nell’ordine da Marc Marquez, Iker Lecuona, Danilo Petrucci e Johann Zarco. Fabio Quartararo, che aveva realizzato il secondo miglior tempo è stato retrocesso in 15a posizione a causa di una bandiera gialla non rispettata.

In gara vince Marc Marquez su Honda mentre il francese della Yamaha arriva quarto e si laurea Campione del Mondo con due gare di anticipo visto che Bagnaia (foto sotto), il suo principale avversario, cade incredibilmente a quattro giri dalla bandiera a scacchi mentre era primo dando addio ad ogni residua speranza di continuare a lottare per il titolo.

Secondo posto per Pol Espargaro, anch’egli su Honda, mentre terzo è Enea Bastianini, che a pochi giri dalla fine è autore di un bel sorpasso su Quartararo mentre Valentino Rossi, alla sua ultima gara sul circuito di Misano, chiude decimo davanti al suo pubblico.

[ Giovanni Notaro ]

 

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