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Dakar 2021. Terza tappa: nuovamente Al-Attiyah nelle auto, riemerge Price nelle moto

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Nasser Al-Attiyah su Toyota Hilux replica il successo di lunedì aggiudicandosi anche la terza tappa di 630 chilometri, di cui 403 di speciale, nei pressi di Wadi Ad-Dawasir nel sud dell’Arabia Arabia; l’australiano Toby Price in sella alla sua KTM 450 Factory vince la tappa chiudendo la prova in 3h33:33″

Appassionanti e ricche di colpi di scena sia la gara delle auto che quella delle moto. Se Nasser Al Attiyah ha dimostrato tutto il suo valore non è stato da meno, fra le moto, Toby Price, ma andiamo con ordine non prima di aver detto che la spettacolarità della gara poggia anche sull’abile regia di David Castera, un Direttore di gara che ha predisposto un tracciato dalle mille sorprese ed un road book da studiare e gestire con molta attenzione che anche in questa speciale di 403 km, un anello con partenza e arrivo a Wadi Ad-Dawasir, si è prestato a molteplici interpretazioni. 

Auto

Al Attiyah a caccia della MINI di testa, quella di Peterhansel, è uno spettacolo da non perdere tenendo soprattutto conto che ha condotto dall’inizio alla fine siglando la sua seconda vittoria su tre tappe disputate, salendo sul secondo gradino della classifica generale provvisoria e riducendo il suo gap a 5 minuti dal leader della corsa.

Peterhansel (foto in alto) con il terzo posto di oggi – dopo Al Attiyah e Lategan – mantiene la testa della generale provvisoria; il ritmo particolarmente elevato ha mietuto vittime illustri come Bernhard Ten Brinke che, in zona podio per quasi tutta la tappa con il suo Hilux ufficiale, a tre quarti è rimasto vittima di un cappottone fortunatamente senza conseguenze personali.

Altra vittima illustre è stato Carlos Sainz (foto in alto) che, dopo aver sbagliato strada, ha anche forato arrivando poi in 17° posizione a 31’ 02” dalla cima della classifica e che dire di Sébastien Loeb, vittima di ben 3 forature in parte probabilmente dovute alla ancor scarsa conoscenza della sua Hunter 4×4 sicuramente meno agile dei buggy cui era in precedenza abituato.

Da mettere in rilievo anche la gara del sudafricano Henk Lategan, che sta ripagando la fiducia della Toyota con un buon settimo posto alla fine di questa terza Tappa.

Tornando ai buggy, sempre molto competitivi, vanno citati quelli della SRT, giunti terzo e ottavo pilotati da Serradori e da Yasir Seaidan mentre Nani Roma, che mira alla costanza in funzione del risultato finale ha tagliato in traguardo in undicesima posizione senza traumatizzare il suo mezzo.

Moto

Più che nelle auto, è stato nella compagine delle due ruote che si sono verificati i maggiori colpi di scena a partire da quello che ha visto Toby Price (KTM), alla partenza fortemente in ritardo, riuscire a sovvertire i pronostici a suo favore.

Price (KTM), insieme al suo avversario Kevin Benavides (Honda), è partito con uno ritardo di diciassette minuti e mezzo che però non lo ha minimamente scoraggiato. I due, viaggiando fortissimo senza ostacolarsi, non solo hanno recuperato il ritardo accumulato nel corso della seconda tappa ma hanno terminato con un vantaggio di 12 minuti sui diretti inseguitori; ci riferiamo in particolare a Barreda e Brabec che da cacciatori sono stati trasformati in prede; alcuni concorrenti, ieri protagonisti o comunque compresi nel gruppo dei primi, hanno perso significativamente posizioni nella tappa di oggi mentre altri, puntando su una regolarità che preserva mezzo ed energie, portano a casa risultati preziosi.

È il caso del californiano Skyler Howes e del francese Xavier de Soultrait, entrambi talentuosi privati alla ricerca dell’affermazione che cambi loro la vita (anche se il francese ha già vinto il Transanatolia), che dopo questa terza tappa comandano la classifica generale provvisoria mentre la classifica di tappa vede i primi 5 (Howes, Benavides, De Soultrait, Price e Sunderland) racchiusi in 5 minuti mentre i primi15 lo sono nello spazio di 15 minuti.

Non è mancato l’incidente, in questo caso all’italiano Tiziano Internò vittima di una caduta in cui si è fratturato lo scafoide; grande la botta, grande lo spavento e altrettanto grande la delusione per il conseguente ritiro, mitigata dal fatto che le conseguenze sono state tutto sommato contenute.

La quarta tappa di domani 6 gennaio (Wadi Ad-Dawasir / Riyadh) sarà, con i suoi più di 800 km e 337 di Speciale, la più lunga del Rally.

[ Giovanni Notaro ]

 

Classifica auto terza tappa

Pos Pilota Auto Tempo/Distacco
1 S. Peterhansel Mini 10h 39’ 02”
2 Al Attiyah Toyota        05’ 09”
3 Serradori Century        26’ 21”
4 Sainz Mini        33’ 34”
5 Przygonski Toyota        44’ 22”
6 Loeb Prodrive        45’ 49”
7 Lategan Toyota        47’ 25”
8 Seaidan Century        51’ 50”
9 Al Qassimi Peugeot       52’ 08”
10 Prokop Ford       56’ 30”

Classifica moto dopo la terza tappa

Pos Pilota Moto Tempo/Distacco
1 Howes KTM 12h 04’ 04”
2 Benavides Honda              33”
3 De Soultrait Husqvarna          1’ 28”
4 Price KTM          1’ 52”
5 Sunderland KTM          5’ 27”
6 Branch Yamaha          7’ 14”
7 Benavides Husqvarna          7’ 56”
8 Barreda Honda          9’ 02”
9 Van Beeveren Yamaha          9’ 09”
10 Florimo Honda          9’ 24”

 Classifica Quad dopo la terza tappa

Pos Pilota Quad Tempo/Distacco
1
Enrico
Yamaha 14h 36’ 46”
2 Giraud Yamaha          4’ 06”
3 Cavigliasso Yamaha          6’ 41”
4 Copetti Yamaha          7’ 50”
5 Andujar Yamaha        29’ 56”
6 Pedemonte Yamaha        36’ 13”
7 Kubiena Yamaha        58’ 00”

 Classifica Camion dopo la terza tappa

Pos Pilota Camion Tempo/Distacco
1 Sotnikov Kamaz 11h 47’ 11”
2 Viazovich Maz        16’ 56”
3 Shibalov Kamaz        23’ 01”
4 Macik IVECO ……26’ 00”
5 Lo Prais Praga        36’ 34”
6 Mardeev Kamaz        42’ 06”
7 Casale Tatra       50’ 20”
8 Van Den Brink Renault  1h 03’ 36”