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Prevenire è meglio di curare

Questo in estrema sintesi il mantra legato ai sistemi ADAS per la sicurezza attiva

Cominciamo con il dire che ADAS è l’ennesimo acronimo su cui ci imbattiamo sempre più di frequente quando leggiamo la scheda tecnica di un’auto. E a dire il vero, l’auto ne ha davvero tanti. Questo nello specifico recita così: Advanced Driver Assistance Systems, in altre parole sono i Sistemi Elettronici che supportano il guidatore di un veicolo in situazioni di pericolo o emergenza con lo scopo di prevenire o limitare al massimo le possibilità di un incidente.

Più semplicemente si può tradurre con: soluzioni di Sicurezza Attiva. Quelle cioè che cercano appunto di prevenire l’incidente, a differenza di quelle per la Sicurezza passiva che intervengono quando l’incidente è già successo. Se interviene la frenata automatica assistita, è molto probabile evitare un crash e di conseguenza che si attivi l’airbag. Come recita la saggezza popolare: prevenire è meglio che curare.

Gli strumenti che vengono utilizzati per la sicurezza attiva sono fondamentalmente tre:

  1. Radar: per rilevazioni del movimento degli oggetti, ad ampio raggio e in grado di operare con tutte le condizioni atmosferiche.
  2. Lidar: per una precisa rilevazione tridimensionale degli oggetti e dello spazio libero.
  3. Video camera: per classificare gli oggetti nel contesto e la rilevazione del posizionamento angolare degli stessi.
Scheme of the sensors used in advanced driver assistance systems ADAS

L’impiego simultaneo e interattivo di questi sensori consente oggi, ai veicoli che già adottano questa tecnologia, di assistere la guida del conducente nelle situazioni più critiche e di rendere, in prospettiva, operativa la guida completamente autonoma. Un patrimonio tecnologico che fino a ieri era ad appannaggio quasi esclusivamente dei modelli alto di gamma e che invece ora si stanno estendendo progressivamente, con modalità diversa, sia a quelli di fascia media che a quelli base. Alcune soluzioni tecnologie saranno anche rese obbligatorie per legge, come ad esempio il «brake assist». La frenata che interviene automaticamente quando i sistemi di rilevazione del veicolo riscontrano che l’azione del guidatore sul freno non è adeguata alla criticità del contesto. I risultati già disponibili, evidenziano che nelle vetture dotate di frenata automatica i tamponamenti calano di ben il 45% rispetto alle vetture senza questo tipo di assistenza.

Il dato emerge chiaramente sotto forma di riduzione dell’IS, l’indicatore di sinistrosità, che indica il rapporto tra numero di incidenti e percorrenze dei veicoli. Inoltre risulta che la riduzione dei tamponamenti non sia accompagnata da un aumento di altri tipi di incidente. Con l’adozione obbligatoria anche solo di questa tecnologia, la tendenza a zero incidenti sembra proprio una prospettiva a cui poter ambire. Di certo non più un’utopia.

 

[ Gabriele Bordon ]

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