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F1 GP Germania: Hamilton vince e raggiunge Schumacher a quota 91 successi

Secondo Verstappen e terzo uno stratosferico Ricciardo che porta sul podio, dopo nove anni, la  Renault al cui timone è arrivato l’italiano Luca de Meo. Il gran premio ha visto le solite due gare in una hanno regalato sorpassi, safety car reale e virtuale, combattività, qualche inevitabile errore e diversi ritiri (sfortunato Bottas, fortunato il compagno di squadra); timidi progressi delle Ferrari

2/3 del solito copione: vince Hamilton, secondo Verstappen al posto dello sfortunato Bottas (ma non potrebbe cambiare cognome? così per scaramanzia) e terzo un mai domo Ricciardo che ha fatto ben sorridere il Presidente e A.D. Renault Luca de Meo (nel riquadro).

Leclerc, finché ha potuto è stato autore di una gara d’attacco; è uno che non rinuncia mai e ci prova sempre ma il mezzo proprio non lo sostiene nonostante qualche progresso che hanno permesso all’auto di recitare un buon ruolo nella gara degli altri, finché le gomme non lo hanno abbandonato negli ultimi giri; conclude settimo a causa del degrado delle gomme ma, fino a quel punto, ci ha fatto sperare in qualcosa di meglio. Anche Vettel – pur se costantemente al di sotto delle prestazioni del monegasco – è stato meno anonimo del solito.

Una gara tutta da sottolineare è stata quella di Hulkenberg che con scarso allenamento è stato letteralmente scaraventato senza preavviso nell’abitacolo della Racing Point e da ventesimo che era si è piazzato ottavo, subito dietro a Leclerc e ben davanti a Vettel; anche se facilitato da 5 ritiri, ha fatto vedere belle cose.

La cronaca

Si spegne il semaforo Hamilton ha uno spunto migliore di quello di Bottas, lo supera e quando pensava di aver liquidato il compagno di squadra ecco che questi si riprende la prima posizione con grande determinazione; altro bello spunto quello di Leclerc che riesce a superare Verstappen che però reagisce immediatamente riprendendosi il terzo posto; dietro Ricciardo supera Albon e si accoda a Leclerc.

Già al terzo giro il trio di testa ha distanziato gli inseguitori, capeggiati da Leclerc, di 4 secondi; si vede subito che Leclerc non ha il ritmo dei suoi immediati inseguitori, in particolare di Ricciardo ma si difende come può rimediando 1,5” di distacco al giro dai primi tre e facendo da tappo al resto dei suoi immediati inseguitori. Pressato da Ricciardo al sesto giro è autore di un grande bloccaggio in curva 1 ma, funambolicamente, mantiene il controllo e conserva la posizione.

Nel corso del settimo giro dal box avvisano Sainz del possibile arrivo della pioggia, che però non arriverà se non sotto forma di una leggerissima spolverata che non indurrà nessuno al cambio gomme mentre all’ottavo giro si ferma Albon, probabilmente a causa di un flap spot.

Durante il giro successivo Leclerc deve cedere alla pressione di Ricciardo che lo supera all’esterno di curva 2; poco dopo, mentre inizia a cadere qualche goccia di pioggia, il monegasco si ferma per il cambio gomme montando comunque le gialle.

Vettel – siamo all’11° giro – attacca Raikkonen ma blocca il posteriore e va in testa coda e si ferma al 12° giro ai box per il cambio gomme mentre nel corso del 13° Bottas va al bloccaggio, finisce lungo, perde la posizione e va ai box dove monta gomme gialle; tutto questo lo fa rientrare in quarta posizione mentre il giro successivo Russel e Raikkonen sono protagonisti di un contatto con conseguente ritiro di quest’ultimo ed una penalizzazione di 10” per il pilota Alfa. Bottas nel corso del 17° giro supera Ricciardo e risale al terzo posto ma le posizioni vengono congelate per l’applicazione della Virtual Safety Car, necessaria per il recupero della vettura di Russell; ne approfittano Hamilton e Verstappen, che poi rientrano a posizioni immutate. Poco dopo, nel corso del 19° giro Albon e Kvyat entrano in contatto con quest’ultimo che perde l’ala anteriore con immediata esposizione della bandiera gialla mentre nel corso del 20° giro si guasta la MGU della Mercedes di Bottas con suo conseguente ritiro.

Dal 21° al 24° giro succede un po’ di tutto: Leclerc supera Hulkenberg e sale al 10° posto, preceduto da Norris, Perez, Ocon, Sainz e Gasly che però debbono ancora fermarsi; Albon e Gasly quasi entrano in contatto ed Albon si prende 10” di penalità non per questo ma per il precedente contatto con Russel mentre Albon se ne prende 5 per il contatto con Kvyat mentre Albon si ritira.

Dal 25° al 30° giro vediamo Leclerc all’8° posto reale che, tenuto conto del fatto che i tre che lo precedono debbono ancora fermarsi ai box, diventa una quinta posizione virtuale ma McLaren e Renault monteranno gomme nuove al contrario del monegasco che dovrà proseguire con ciò che ha mentre la McLaren di Norris sembra accusare una perdita di potenza, poi rientrata, e Leclerc supera Gasly portandosi al 7° posto che, nonostante gomme non più fresche, si trasforma in quarto posto grazie ai pit stop di Perez e Norris.

Al 32° giro informano via radio Leclerc che sono sul piano C mentre Perez, in piena rimonta si avvicina a Leclerc ed entra in zona DRS nel corso del 33° giro; Leclerc si difende con decisione dando vita ad un duello, con scambio di posizioni, che si conclude nel corso del 36° giro, con Perez che conquista il quarto posto di Leclerc che, in quinta posizione, rientra ai box per la seconda sosta.

Intanto Hamilton ha accumulato 8” di vantaggio su Verstappen che lo segue in seconda posizione mentre Leclerc passa Raikkonen e sale all’8° posto che diventa poco dopo 7° grazie al sorpasso effettuato ai anni di Vettel che nel corso del giro successivo comunica che non riuscirà a terminare la gara e subisce il sorpasso ad opera di Gasly e Hulkenberg.

Vettel nel corso del 42° giro viene superato anche da Hulkenberg, scivola in 10° posizione, e si ferma per il cambio gomme; Norris si ritira nel corso del 44° giro mentre nel corso del 45° giro esce la Safety Car, cosa della quale approfittano Verstappen, Gasly, Hulkenberg e Hamilton con Leclerc che perde così due posizioni.

La Safety Car resterà in pista per 4 giri durante i quali, più precisamente al 49° giro, Leclerc e quanti lo seguono si sdoppiano e si lanciano per raggiungere il gruppo dei primi prima della ripartenza che viene data al 50° giro con Hamilton allunga immediatamente su Verstappen.

Ricciardo attacca l’olandese che riesce però a difendersi. Posizione invariate tra i primi: al 50° giro Leclerc raggiunge il gruppo mentre la Safety Car rientra ma nel corso del 51° giro Gasly supera Leclerc che viene ingaggiato anche da Hulkenberg e Gasly, entrambi con gomme nuove.

Hamilton si difende dagli attacchi di Verstappen (siamo al 53° giro) che regola a 3 secondi di distacco mentre Ricciardo difende bene un terzo posto che alla Renault mancava dal lontano 2011; dietro Vettel supera prima Latifi e poi Magnussen, portandosi in 11° posizione dopodiché attacca Giovinazzi ma l’alfiere dell’Alfa Romeo non cede e mantiene una decima posizione che vale un punto mondiale.

Siamo finalmente al 60° giro che vede Hamilton firmare un’altra vittoria, eguagliare così il record di Michael Schumacher e ricevere in regalo dal figlio Mick, a celebrazione di questo momento storico per il campione inglese e per la stessa Formula 1, il casco del padre. 

Le dichiarazioni

Charles Leclerc #16: “Il settimo posto era il massimo che si poteva portare a casa oggi. All’inizio con le gomme Soft ho faticato terribilmente e questo ha compromesso la mia gara. Ho avuto molto graining che mi rendeva parecchio lento e di conseguenza ho perso diverse posizioni. Ci siamo dunque spostati su una strategia a due soste che credo oggi fosse la scelta più giusta. Con le gomme Medium il passo era piuttosto buono e mi sono divertito ad effettuare dei bei sorpassi. Dopo il periodo di Safety Car, verso la fine della gara, è stato molto complicato dover ripartire su gomme usate visto le temperature molto basse, ma penso di non essermela cavata male dopotutto. Sono soddisfatto del miglioramento complessivo che abbiamo visto nelle ultime settimane. Non siamo ancora dove vogliamo essere, ma ogni piccolo passo va nella giusta direzione e questo è ciò di cui abbiamo bisogno”.

credit: @Scuderia Ferrari Press Office

Sebastian Vettel #5: “avrei voluto portare a casa dei punti oggi, ma nel finale ho iniziato a faticare con le gomme e non ci sono riuscito. Il via è stato abbastanza buono perché, considerato che partivo con la mescola Medium, ho perso solo una posizione a vantaggio dell’Alfa Romeo di Giovinazzi. Quando le mie gomme sono entrate bene in temperatura mi sono però ritrovato bloccato dietro di lui e non riuscivo a superarlo. Ci ho provato, ma probabilmente ho rischiato troppo e ho danneggiato le mie gomme al punto di essere costretto a rientrare ai box per cambiarle, dovendo quindi rimontare dal fondo. Quando è entrata la Safety Car alla fine ho pensato che ci sarebbe stata la possibilità di arrivare nei primi dieci, ho lottato con Magnussen e ho provato a superare Giovinazzi, ma non ci sono riuscito. Quella odierna è stata una giornata molto difficile”.

Mattia Binotto Team Principal: “una gara difficile quella di oggi, condizionata principalmente dalla temperatura d’esercizio degli pneumatici. Lo si è visto soprattutto con Charles che, dopo una buona partenza, ha cominciato ad avere granining sulle Soft sin dai primi giri, il che gli ha impedito di spingere come avrebbe voluto. Abbiamo dovuto così anticipare il suo pit-stop, puntando subito su una strategia alternativa e, quando nel finale c’è stata la possibilità di fare un’ulteriore sosta in regime di Safety Car, abbiamo scelto insieme a lui di rimanere fuori con le Medium proprio per quello che avevamo visto nella prima parte. Quanto a Sebastian, il testacoda nelle prime fasi ha compromesso la sua corsa e poi c’è stato poco che potesse fare, nemmeno nel finale, una volta montate le Soft.
È chiaro che non possiamo essere soddisfatti di questo risultato ma continuiamo a lavorare per cercare di migliorare la prestazione complessiva. In qualifica qualche progresso si è visto ma quello che è importante è che gli aggiornamenti che stiamo introducendo sembrano andare nella giusta direzione, soprattutto in ottica 2021. In questo senso, dovremmo avere altre novità nella prossima gara di Portimao”.

[ Giovanni Notaro ]

 

Classifica GP GERMANIA (EIFEL) F1 2020

11 S. Vettel (Ferrari)

12 K. Raikkonen (Alfa Romeo)

13 K. Magnussen (Haas)

14 D. Kvyat (AlphaTauri)

15 N. Latifi (Williams)

16 L. Norris (McLaren) Ritirato

17 A. Albon (Red Bull) Ritirato

18 E. Ocon  (Renault) Ritirato

19 V. Bottas (Mercedes) Ritirato

20 G. Russell (Williams) Ritirato

11        C. Sainz            McLaren          51

12        E. Ocon            Renault           36

13        S. Vettel          Ferrari             17

14        D. Kvyat          AlphaTauri       14

15        N. Hulkenberg Racing Point     10

16        A. Giovinazzi   Alfa Romeo        3

17        K. Raikkonen   Alfa Romeo       2

18        R. Grosjean    Haas                 2

19        K. Magnussen Haas                 1

20        N. Latifi         Williams            0

21        G. Russell      Williams            0

CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2020

1          Mercedes 391

2          Red Bull 211

3          Racing Point 120

4          McLaren 116

5          Renault 114

6          Ferrari 80

7          Alpha Tauri 67

8          Alfa Romeo 5

9          Haas 3

10        Williams 0

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