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Formula E a Valencia: svetta BMW

La 3 giorni di prove in vista del nuovo Campionato ha visto 24 monoposto sfidarsi con l’acuto della vettura della Casa bavarese 

24 monoposto in meno di 2 secondi ma 22 nell’arco di 1 secondo: roba da far riflettere (e sognare, e invidiare) la Formula Uno vista la combattività e la spettacolarità di queste gare sempre più serrate tanto da aver fatto registrare 9 vincitori in 13 gare.

Valencia ha fatto emergere prepotentemente i giovani che in questa occasione hanno dimostrato di poter insidiare i veterani provenienti dalle Formule maggiori, F1 compresa e così il nome in testa alla classifica è quella del tedesco Maximilian Gunther che, alla sua seconda stagione in Formula E, è stato ingaggiato da BMW Motorsport orba di Antonio Felix da Costa, emigrato in DS TECHEETAH, Team Campione del Mondo.

Gunther è in buona ed altrettanto giovane compagnia, visto che il secondo e terzo posto dei test spagnoli sono stati rispettivamente occupati da Pascal Wehrlein (Mahindra Racing) e Nico Muller (Geox Dragon) mentre il Campione in carica Vergne (DS TECHEETAH) è solamente undicesimo pur essendo tutti e 4 i piloti racchiusi in meno di 3/10.

Va comunque precisato che le tre giornate di test valenciane sono servite a tutti i Team per mettere a punto le monoposto ed effettuare prove alla ricerca delle migliori regolazioni, fattori questi che hanno probabilmente influenzato la classifica finale che non va quindi presa, seppur ampiamente indicativa, per oro colato.

Nell’arco di meno di 4/10 dal primo troviamo le due DS TECHEETAH di da Costa (4°) e Vergne (11°), impegnate appunto in prove varie piuttosto che nella ricerca del tempo ad ogni costo.

Bene sia Mick Evans, confermato in Jaguar dopo la vittoria (la prima del Team) ottenuta a Roma, e sia il neo assunto James Calado, arrivato fresco di vittoria su Ferrari 488 del Team Risi – appena conquistata assieme a Alessandro Pier Guidi e Daniel Serra – alla Petit Le Mans di Road Atalanta.

A scorrere la classifica dei migliori tempi assoluti di questa 3 giorni, che qui di seguito vi proponiamo, si nota immediatamente l’alternanza di piloti e team, a riprova della competitività delle monoposto e della grinta dei loro piloti:

  1. Gunther – BMW Motorsport – 1’ 15” 087
  2. Pascal Wehrlein – Mahindra Racing – 1’ 15” 190
  3. Nico Muller – Geox Dragon – 1’ 15’’ 198
  4. Felix da Costa – DS TECHEETAH – 1’ 15” 293
  5. Mitch Evans – Panasonic Jaguar Racing – 1’ 15” 306
  6. Sébastien Buemi – Nissan e.Dams – 1’ 15” 328
  7. Alexander Sims – BMW i Andretti Motorsport – 1’ 15” 359
  8. Robin Frijns – Envision Virgin Racing – 1’ 15” 377
  9. Oliver Rowland – Nissan e.Dams – 1’ 15” 444
  10. Jérome D’Ambrosio – Mahindra Racing – 1’ 15” 454
  11. Jean-Eric Vergne – DS TECHEETAH – 1’ 15” 480
  12. Felipe Massa – Venturi Racing – 1’ 15’’ 504
  13. Sam Bird – Envision Racing – 1’ 15” 570
  14. Brendon Hartley – Geox Dragon – 1’ 15” 592
  15. James Calado – Panasonic Jaguar Racing – 1’ 15” 624
  16. Daniel Abt – Audi Sport Schaeffler – 1’ 15” 673
  17. Lucas di Grassi – Audi Sport Schaeffler – 1’ 15” 675
  18. Edoardo Mortara – Venturi Racing – 1’ 15” 684
  19. Andre Lotterer – TAG Heuer Porsche – 1’ 15” 699
  20. Stoffel Vandoorne – Mercedes Benz EQ – 1’ 15” 736
  21. Nyck de Vries – Mercedes Benz EQ – 1’ 15” 916
  22. Neel Jani – TAG Heuer Porsche – 1’ 16’’ 053
  23. Oliver Turvey – Nio 333 FE Team – 1’ 16” 568
  24. Ma Qing Hua – Nio 333 FE Team – 1’ 17” 047

Mahindra dopo essere uscita da due stagioni difficili che l’hanno visto sulla cresta dell’onda nella prima parte di tali stagioni per poi perdersi nelle seconde, a Valencia ha piazzato le sue vetture al secondo e decimo posto dopo aver lasciato la Campos Racing per assumere direttamente la gestione del Team dopo aver aperto una propria sede ad Oxford.

Svolta drastica anche per Geox Dragon che ha cambiato entrambi i suoi vecchi (si far per dire…) piloti ingaggiando appunto Nico Muller e Brendon Hartley, rispettivamente terzo e quattordicesimo in questi test.

Audi non ha brillato ma la cosa sa più di tattica che di prestazione effettiva viste le prestazioni eccellenti delle precedenti stagioni mentre le debuttanti Mercedes e Porsche hanno occupato le parti molto basse della classifica ma, visto che i primi 22 sono tutti in un secondo, la cosa non dovrebbe preoccupare più di tanto ben conoscendo le capacità di queste due Case dalle quali ci si aspetta un’inversione di tendenza sin dalle prime gare.

Benino la Venturi (subentrata alla Hwa Racelab nell’utilizzo del powertrain Mercedes) che qui ha piazzato le sue monoposto al 12° e 18° posto rispettivamente con Massa e Mortara che debbono entrambi assuefarsi alle loro nuove motorizzazioni.

Sempre problemi per la Nio che infatti occupa le due ultime posizioni in classifica e che quest’anno ha una nuova gestione dopo le difficoltà finanziarie dello scorso anno.

Novità infine per l’Attack Mode passato da 225 a 235 kW: il sistema è stato tarato in modo da togliere energia alla batteria per ogni minuto di regime di Safety Car e/o Full Course Yellow (regime di bandiera gialla sull’intero percorso); questo onde evitare che i piloti possano disporre di una quantità di energia maggiore del dovuto e venga quindi meno la necessità di un’accorta gestione della stessa trasformando la gara in velocità pura.

Noi non siamo d’accordo perché si tratta pur sempre di gare di velocità e se il caso o l’incidente regalano per una volta maggiore energia al pilota, ebbene che abbia per quella gara la possibilità di andare più forte del solito senza esser costretto a fare il ragioniere.

[ Giovanni Notaro ]

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