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A Vallelunga, due eccitanti giornate di test Ferrari per i clienti-collaudatori…

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Antonello Coletta, Responsabile Ferrari Corse Clienti, in occasione della nuova tappa della manifestazione dedicata ai possessori di Ferrari, tenutasi presso l’autodromo romano, ci parla delle attività sportive GT ed evidenzia il ruolo del tutto particolare dei programmi «F1 Clienti» e «XX Programmes»

Siamo stati ospiti della Ferrari per una due giorni di test privati di «F1 Clienti» e dei «Programmi XX», caratterizzati dalla presenza in pista di ben ventiquattro vetture del Cavallino rampante, tre monoposto e ventuno appartenenti all’XX Programmes. Un’occasione emozionante in cui i piloti, grazie ad un meteo ideale, si sono potuti concentrare solamente sugli impegnativi 4 km e 85 metri dell’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga.

Il programma «F1 Clienti», cui si è iniziato a pensare agli inizi degli anni 2000, è stato varato nel 2003 per consentire ad un ristrettissimo gruppo di persone di «acquistare» le monoposto della categoria principe dell’automobilismo e poterle sfruttare al meglio in pista.

L’intervista al Direttore per le competizioni GT e Corse Clienti Antonello Coletta

Il nostro ospite ci ha concesso l’intervista che vi mostriamo più avanti, che ben illustra lo spirito con il quale la Ferrari ha voluto lanciare il «Programma XX», nato dall’esigenza di andare incontro ad un tipo del tutto particolare di cliente: quello che ama scendere in pista con la «propria» Ferrari senza però impegnarsi in vere competizioni.

Per questa tipologia di gentleman driver, spesso esperto, nel 2006 la Ferrari predispose una speciale «Enzo» da pista, la capostipite FXX, vettura laboratorio non omologabile per uso stradale cui seguì dopo due anni una evoluzione; stesso iter (prototipo + evoluzione) prima per la «599XX» a motore anteriore (cui seguì la «Evo») e poi nel 2014 per la «LaFerrari», con la produzione, tra prototipo ed evoluzione della FXX-K. Attualmente l’ultima nata, tra le vetture laboratorio, è l’evoluta FXX-K Evo da oltre 4 milioni di euro, ultimo step di sviluppo che racchiude gli ultimi concetti innovativi derivati dalla esperienza maturata sui campi di gara. Una trentina di esemplari di ogni modello tutti gestiti direttamente dalla Casa di Maranello che ne cura la custodia, la messa a punto ante impegno in pista e la manutenzione al rientro attraverso uno staff tecnico e staff sportivo logistico dedicato. Ricordiamo che sono esemplari «non omologati per l’utilizzo stradale» e di cui non è previsto alcun impiego nelle competizioni al di fuori del programma a loro dedicato dalla Casa di Maranello in giro per il mondo.

 

 

In pista come un vero pilota della Scuderia

L’assistenza di «Corse Clienti» trasforma psicologicamente il proprietario della vettura – impegno in pista a parte – in un pilota titolare della Scuderia Ferrari che trova, al suo arrivo in pista, vettura ed assistenza pronte: a lui non resta che indossare tuta e casco ed iniziare a girare.

Durante questi eventi il pilota-proprietario può contare sull’assistenza di tutor d’eccezione come Marc Gené, Olivier Beretta, Andrea Bertolini o Davide Rigon che possono pilotare o sedersi accanto per consigliare e leggere insieme la telemetria affinché possa sfruttare sempre più al limite la propria creatura…

Uno degli aspetti più interessanti dei «Programmi XX» è il coinvolgimento di questo ristretto numero di clienti nello sviluppo delle Ferrari del futuro. A questi piloti, pur sempre amatoriali per quanto esperti, viene infatti chiesto di fornire informazioni ai tecnici Ferrari circa il comportamento delle vetture in pista e le reazioni ad eventuali regolazioni e modifiche, informazioni che costituiscono l’utile punto di vista di un utente non «professional», tipologia che costituisce la stragrande maggioranza della clientela Ferrari.

Questi piloti-proprietari hanno quindi la possibilità di partecipare sia ad eventi fuori pista e sia ad alcune sessioni di test tecnici strettamente monitorati dal personale specializzato di Ferrari, incontrando quindi gli ingegneri e i collaudatori professionisti di Maranello.

La due giorni di Vallelunga

Programmi XX

Sono stati ventuno gli esemplari che si sono alternati lungo il tracciato romano, con ben dodici FXX-K Evo, una hypercar in grado di erogare 1.060 cavalli (motore endotermico a 12 cilindri di 6,3 litri aspirato + HY-Kers, il sistema ibrido di derivazione Formula 1), una potenza in grado di esaltarsi a Vallelunga che, con le modifiche di alcuni anni fa, offre un panorama tecnico quasi a 360° con grandi allunghi, staccate impegnative, esse lente e velocissime curve di vario raggio, pendenze e contropendenze in grado di coinvolgere a fondo piloti e mezzi, non solo le dodici FXX-K Evo ma anche le cinque 599XX Evo, le due FXX K e le due FXX Evo presenti in pista; ovviamente queste ultime si sono trovate leggermente svantaggiate rispetto alle altre 17 «colleghe» che potevano contare su un’aerodinamica «attiva» che faceva la differenza in particolare in tratti impegnativi come la Curva Grande o i Cimini.

Chi si avvicina a queste particolari esperienze può fare preventiva esperienza partecipando al «Corso Pilota Sport» di Maranello, un programma intenso e collaudato, con docenti di grande esperienza anche agonistica, che portano gli «allievi» ad apprendere tecniche di guida sportiva sviluppate in pista anche attraverso esercizi di controllo vettura compreso il fondo a bassa aderenza, il tutto completato da momenti di teoria in aula. Quest’anno gli allievi, che a fine corso possono guidare in pista le loro Ferrari, hanno a disposizione tre 488 Pista, nove 488 GTB e quattro 812 Superfast.

F1 Clienti

Questa categoria era rappresentata da una F2001, portata in gara da Rubens Barrichello, dalla Ferrari 150º Italia utilizzata da Fernando Alonso nel Campionato del Mondo 2011 e da una F2012 con cui lo stesso asturiano affrontò l’annata successiva.

In pista con Arnoux

Grazie anche ai buoni uffici della Casa di Maranello, siamo saliti a bordo della FXX Evo pilotata dal grande campione ferrarista René Arnoux che, spiegando le caratteristiche di questa particolare Ferrari, nel corso di cinque giri sempre più «tirati», ha illustrato le complessità del tracciato di Vallelunga in funzione delle prestazioni monstre del mezzo che ci ha presi a bordo. Ne parleremo più dettagliatamente in un articolo ad hoc.

[ Tony Colomba ]