TestMotori360.it

Leclerc, a Monza, ancora sugli scudi! Freddo, determinato, vincente

Due templi della velocità come Spa e Monza confermano il grande talento del monegasco

Un pulcino con la grinta di un leone: questo è il Leclerc che si è confermato nelle due gare di Spa e Monza, coadiuvato da una Ferrari che un Vettel sempre talentuoso ma da troppo tempo costantemente innervosito si è dimostrato non in grado di assimilare come viceversa sta facendo il suo (ex?) secondo.

Difficile non cedere alla tentazione di scrivere a lettere cubitali è nata una stella e correre il rischio di caricare ulteriore pressione sulle sue spalle e del resto lo stesso Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, ha giustamente invitato tutti alla calma, quella calma anzi, quel controllo dimostrato da Charles in pista: capacità di controllo di avversari del calibro di Hamilton e Bottas su una Mercedes sempre temibilissima e sempre vicinissima.

Ebbene chi fa il nostro mestiere è quindi oggi chiamato al non facile compito di controllarsi pur nell’euforia di un momento che da troppo tempo la Ferrari ed i suoi tifosi attendevano; digiuno interrotto a Spa e fame attenuata a Monza ma la voglia di risultati e di rivalsa su sorte ed avversari è mostruosa e può appunto portare ad esasperare attese e accresciute aspettative.

Tra i tifosi è ormai «febbre Leclerc», un’espressione iconica varata per Villeneuve che il ventiduenne Charles ci ricorda soprattutto per la pulizia delle sue espressioni e la sua apparente ingenuità: lo hanno dimostrato l’entusiasmo del team Ferrari, il calore ed il giubilo incontenibile dei tifosi, quella marea rossa affamata di riscatto che assieme ai meccanici ed ai tecnici di Maranello hanno potuto intonare l’inno di Mameli finendo così quello che le Frecce Tricolori avevano iniziato prima della corsa.

Inutile entrare nelle tecniche e nelle tattiche di gara, che pure sono state essenziali per sostenere l’azione di Leclerc: le abbiamo vissute sia direttamente in pista e sia in televisione e quindi sappiamo quanto sia stato lucido il team di Maranello sia nel non cadere nella trappola del finto pit stop organizzata dalla Mercedes e sia nella scelta delle gomme poi durate sino a fine gara.

I due alfieri della Mercedes non sono stati in grado di superare la Ferrari di Leclerc la cui superiorità di motore dimostrata a Spa ed ancor più a Monza è stata sottolineata senza reticenze dallo stesso Hamilton che non lascerà nulla di intentato per riequilibrare i giuochi su piste più favorevoli alle Frecce d’argento.

La Ferrari, dal canto suo, è al lavoro su un nuovo pacchetto che tutti speriamo sia in grado di dare ulteriore competitività ad una monoposto che nelle mani di Charles Leclerc sta finalmente dimostrando tutto il suo potenziale.

Speriamo sia così: la matematica ancora non dà sicurezza ai piloti tedeschi e anche se la logica induce a più ragionati pensieri occorre sperare, osare e credere, altrimenti non si va da nessuna parte.

Grazie Charles, grazie Ferrari e grazie anche a Vettel che ci auguriamo sappia ritrovare se stesso a vantaggio suo e di tutto il team; rapidamente però perché il tempo a sua disposizione non può essere eterno.

[ Giovanni Notaro ]

Exit mobile version