TestMotori360.it

XUV500, lo sport utility di Mahindra

Abbiamo guidato all’Autodromo di Franciacorta il SUV top di gamma prodotto dal costruttore indiano. Proposto negli allestimenti W6, W8 e W10 anche a 7 posti, sia a 2 ruote motrici FWD che a 4 ruote motrici AWD, hanno tutti lo stesso propulsore turbodiesel da 2,2 litri da 140 cavalli. In questa fase di lancio i prezzi partono da 19.999 euro

La prima generazione del SUV XUV500 debutta sul mercato europeo nel 2012 per poi essere oggetto di un importante aggiornamento nel 2015 con le versioni W6 e W8, alle quali segue come top di gamma nel 2017 la versione W10.

Forte personalità con qualche cromatura in meno

Ora giunto alla sua terza generazione, l’XUV500 si presenta con un restyling che interessa alcuni particolari estetici e con un arricchimento degli equipaggiamenti proposti di serie, che come tradizione differenzia i 3 livelli di allestimento – W6, W8 e W10 -.

Nella vista frontale si nota una nuova mascherina che meglio interpreta il family feeling del marchio e nuovi gruppi ottici a doppia parabola con luci Led diurne e spot fendinebbia con cornice nera.

L’aspetto laterale è rimasto invariato, salvo l’effetto visivo offerto dai cerchi in lega da 18″ nero opaco Sport Design al posto di quelli da 17″ proposti come optional a 1.320 euro.

Decisamente più importanti gli aggiornamenti della parte posteriore, con un nuovo portellone caratterizzato da una profonda nervatura ad arco sotto il lunotto ed un’altra orizzontale alla base che creano un incavo per la targa e il profilo cromato delle luci targa.

Di nuovo disegno anche i gruppi ottici posteriori, non più a sviluppo verticale, ma più corti e sdoppiati, con una parte inserita sul portellone. Rivisti anche i flussi aerodinamici con una sagoma diversa dello spoiler sopra il portellone e dei deflettori laterali che si raccordano con il terzo finestrino laterale.

Abitacolo confortevole e ben equipaggiato

Se nella versione W6 i sedili sono rivestiti in tessuto a resistenza differenziata, nelle versioni W8 e W10 i sedili sono rivestiti morbida pelle traforata impunturata a vista, particolare che impreziosisce l’abitacolo e regala maggiore comfort nei lunghi viaggi. Le dotazioni di serie per l’assistenza alla guida in tutte le versioni comprendono l’IntelliPark con sensori posteriori, il Driver Information System (DIS) e il Tyre-Tronics per il monitoraggio della pressione pneumatici.

Per il maggiore comfort dei passeggeri, l’XUV500 dispone del sistema audio Arkamis integrato con MP3, iPod, presa USB e connessione Bluetooth, ma anche del vano portaoggetti climatizzato sulla consolle centrale e della climatizzazione a zone, anche per la terza fila di sedili quando presenti. Le versioni W8 e W10 possono avere come optional (1.350 euro) l’Entertainment Pack che comprende il sistema audio Premium DAB (Digital Audio Broadcasting) e 2 monitor integrati nei poggiatesta anteriori per i passeggeri posteriori.

Meccanica robusta e affidabile

Il fatto che fin dal suo debutto nel 2012 la meccanica è sempre la stessa, dimostra che la robustezza e l’affidabilità sono i suoi punti forti. Se le altre case offrono motori sempre più potenti per prestazioni maggiori, Mahindra preferisce offrire il ben collaudato turbodiesel m-Hawk da 2.2 litri da 140 cv abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti. Se confrontato con altri modelli possono sembrare pochi, ma se vengono erogati a soli 3.750 g/min e se la coppia di 330 Nm è disponibile già a 1.600 giri/min., si comprende che l’affidabilità è più importante delle prestazioni. Si raggiungono comunque i 180 km/h, che non sono pochi per un veicolo lungo 4.585 mm, largo 1.890 mm, alto 1.785 mm e con una massa di 2.510 kg.

La stabilità e il comfort sono assicurati da un evoluto sistema delle sospensioni che vede sull’anteriore ruote indipendenti tipo McPherson con barra antirollio e al posteriore indipendenti Multilink con molle elicoidali e barra stabilizzatrice. I freni sono a disco sulle 4 ruote con quelli anteriori ventilati.

Tutte 3 le versioni (W6, W8 e W10), sono disponibili sia con la sola trazione anteriore FWD o integrale AWD ad inserimento e controllo automatico della coppia motrice tra l’asse anteriore e posteriore.

Come va su strada e…

L’opportunità di provare l’XUV500 all’Autodromo di Franciacorta ha consentito di guidare la vettura in tutta sicurezza sia sull’asfalto che in fuoristrada su uno specifico tracciato allestito accanto alla pista.

Il nastro d’asfalto del circuito di Franciacorta è lungo circa 2,5 km e non ha un rettilineo sufficientemente lungo per raggiungere la velocità massima, però ha una serie di curve che possono risultare impegnative se affrontate a velocità elevata perché, come si suol dire, «chiudono in uscita». Ciò significa che entrare troppo veloci non consente di mantenere una traiettoria costante e inevitabilmente si va sull’erba, consentendo all’avversario di passare davanti. In sintesi, il circuito di Franciacorta è corto e impegnativo, ma molto divertente.

Nel caso di questo «Primo Contatto» con l’XUV500 non si è trattato di fare una gara, ma di «mettere alla frusta» un SUV ancora poco diffuso in Italia sebbene il suo prezzo sia molto interessante.

In linea generale il comfort di marcia e la stabilità in curva sono due caratteristiche difficili da conciliare, salvo in caso di sospensioni adattabili a controllo elettronico. Per contenere i costi, Mahindra ha dovuto avvalersi delle soluzioni convenzionali e allo scopo sono state montate delle sospensioni indipendenti McPherson davanti e Multilink dietro con barre stabilizzatrici, molle e ammortizzatori.

l’XUV500 utilizzato in pista aveva la sola trazione anteriore FWD e dopo aver affrontato con molta tranquillità le prime curve, il test imponeva una guida più disinvolta. Senza dimenticare che non è una vettura sportiva, ma di un confortevole e pacioso SUV, abbiamo voluto portarlo al limite… per verificare il comportamento in situazioni non replicabili su strada.

Impostata la curva l’XUV500 appoggia decisamente la ruota esterna anteriore e quella posteriore segue senza andare in sottosterzo e senza scarrocciamenti, salvo un leggero coricamento dovuto al baricentro alto, ma perfettamente bilanciato tra avantreno e retrotreno. Neanche il passaggio sui dossi dei cordoli va a compromettere la stabilità e la traiettoria, nessun saltellamento e gli pneumatici rimangono sempre a contatto con il terreno. A mantenere il controllo della vettura contribuisce l’effetto contenitivo dei sedili che consentono al guidatore di mantenere il controllo del volante senza doverlo utilizzare come presa.

…in fuoristrada

Prima di iniziare il test sul tracciato offroad abbiamo cambiato vettura e con un XUV500 a trazione integrale AWD non è stato difficile affrontare una breve salita sterrata, nonostante non ci siano le marce ridotte. I rapporti del cambio e l’ottimo valore di coppia consentono di non trovarsi in difficoltà, è comunque meglio disinserire la funzione Start-Stop con un pulsante posizionato sulla consolle centrale.

Prima di affrontare una ripida discesa abbiamo inserito la modalità di assistenza in discesa e con il cambio in folle senza toccare il pedale del freno l’XUV500 è sceso in tutta sicurezza.

Anche nei cosiddetti passaggi in twist l’XUV500 si è dimostrato all’altezza, l’angolo di attacco di 28°, di dosso di 21° e di uscita di 23°, con l’escursione delle sospensioni sufficiente quanto basta, consentono di affrontare con una certa tranquillità anche i terreni accidentati.

Inoltre, la distribuzione automatica della coppia tra i due assi da sempre motricità, anche senza un differenziale autobloccante. In situazioni particolarmente difficili è sempre possibile escludere la distribuzione automatica della coppia motrice e ripartirla uniformemente tra i due assi.

In conclusione

Il SUV XUV500 di Mahindra ha superato a pieni voti questo «Primo Contatto» sia su strada che in fuoristrada. Considerando le dimensioni, la capacità di ospitare fino a 7 passeggeri su confortevoli sedili in pelle e il livello di equipaggiamento di serie, si può dire che l’XUV500 può affrontare a testa alta il confronto con le concorrenti. Sebbene il prezzo di listino lo metta tra i Low Cost ciò non vuol dire che vale poco, bensì che ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Se il W6 FWD è l’entry level, il W10 è il top di gamma, anche se di fatto ha lo stesso livello di dotazioni e finiture del W8 e in pratica ha in più solo il tetto apribile.

Nella configurazione a 5 posti può essere immatricolato come Autocarro.

Un difetto? Se avesse il differenziale centrale si potrebbe utilizzare la trazione integrale anche sull’asfalto. Ci guadagnerebbe in sicurezza di marcia, soprattutto quando piove e in situazioni di scarsa aderenza.

I prezzi

In questa fase di lancio, Mahindra pratica uno sconto di circa 1.500 euro (vedi tabella)

W6 FWD      21.250 euro

W6 AWD     23.900 euro

W8 FWD      24.400 euro

W8 AWD     26.580 euro

W10 FWD   25.500 euro

W10 AWD  27.690 euro

[ Paolo Pauletta ]

Exit mobile version