Airbus, come partner e fondatore di Air Race E, sprona lo sviluppo della propulsione elettrica applicata al mondo aeronautico
Si parla giornalmente di auto elettriche e ibride, dimenticandosi che la stessa tecnologia potrebbe essere implementata anche in campo aeronautico. Così, per far sviluppare il «volo elettrico», il gigante aerospaziale Airbus ha annunciato una partnership con Air Race E, la prima gara al mondo di aeroplani elettrici che vedremo nella sua prima serie inaugurale nel 2020.
Airbus è partner e fondatore di Air Race E, una competizione che mira a spronare lo sviluppo e l’adozione di motori elettrici più puliti, veloci e tecnologicamente avanzati su aeromobili commerciali e privati. Come ha affermato Grazia Vittadini, Chief technology officer di Airbus: “Vogliamo motivare i produttori a mettere in mostra le loro tecnologie che riguardano i sistemi di propulsione elettrica con i vari componenti […] Questa partnership ci consente di dimostrare il nostro impegno nel rimanere all’avanguardia nella propulsione elettrica e nello sviluppo di un nuove tecnologie”.
Come la Formula E sta alla Formula 1, la Air Race E sta alla Formula 1 Air Racing. Otto aerei a propulsione elettrica si sfideranno l’uno contro l’altro su un circuito di 5 km, volando a soli 10 metri dal suolo a velocità più veloci di qualsiasi altro sport motoristico a terra. Per sviluppare il velivolo Airbus sta collaborando con altri partner, tra cui l’Università di Nottingham che sta realizzando il prototipo di un aereo a propulsione elettrica che aiuterà a creare il modello e a stilare il regolamento della Air Race E che vedremo nel 2020.
Il CEO di Air Race E, Jeff Zaltman, ha dichiarato: “Non potremmo essere più felici o più ottimisti per il successo con Airbus come nostro partner fondatore ufficiale. Questa partnership è una pietra miliare significativa per l’evoluzione della potenza elettrica nell’aviazione. Insieme, stiamo lavorando per creare un sistema in cui l’innovazione nella propulsione elettrica possa essere sviluppata, alimentata e accelerata più rapidamente “.
[ Gianni Heidelberg ]