Al volante Romain Dumas che ha vinto la Pikes Peak sempre sulla Volkswagen ID. R che sarà ulteriormente evoluta e tarata sulle caratteristiche dell’Inferno Verde
La Volkswagen ha affidato il compito ambasciatrice e simbolo della gamma di veicoli elettrici di serie che verranno lanciati a partire dal 2020 alla ID. R i cui obiettivi nel motor sport rispecchiano quindi l’impegno della Casa tedesca nella mobilità elettrica e sottolineano il notevole, futuro potenziale di questa propulsione sulle strade di tutti i giorni.
Sul tentativo di record sul tracciato dell’Inferno verde il Direttore della Volkswagen Motorsport Sven Smeets ha detto che “Dopo l’eccezionale risultato alla Pikes Peak, il record elettrico al Nürburgring-Nordschleife è la prossima grande sfida della ID. R. Un record sul giro al Nordschleife è un grande riconoscimento per qualsiasi auto, sia essa da competizione o di serie”.
Il circuito
Fu l’ex Campione Mondiale di Formula 1 Jackie Stewart a coniare il termine «Inferno Verde», peraltro più che meritato: un tracciato piuttosto stretto, lungo 20,832 chilometri e caratterizzato dalla presenza di ben 75 curve e continui saliscendi attraverso le foreste dell’Eifel.
Il Nordschleife, inaugurato nel 1927, è unico nel suo genere e continua a essere uno straordinario ambiente di sviluppo per l’industria automobilistica.
Fu l’ex Campione Mondiale di Formula 1 Jackie Stewart a chiamarlo rispettosamente «Green Hell» (Inferno Verde). Nonostante sia stato sottoposto a numerose modifiche nel corso del tempo, non ospita la Formula 1 dal 1978 proprio per la scarsezza di vie di fuga adeguate alla massima formula.
Oggi, il Nordschleife, insieme con il moderno Circuito del Grand Prix, è soprattutto conosciuto per la 24 Ore. Anche la FIA World Touring Car Cup e il WTCR – Campionato mondiale di auto turismo, fanno tappa qui. In entrambe le serie, la Volkswagen è presente con la Golf GTI TCR.
Il Nordschleife richiede alla ID. R una specifica messa a punto
La ID. R preparata a suo tempo per la vittoriosa partecipazione alla Pikes Peak è spinta da due motori elettrici eroganti una potenza complessiva di 500 kW (680 cv) per un peso inferiore ai 1.100 kg guidatore incluso.
Attualmente, in vista del tentativo di record al Nürburgring programmato per l’estate, è in fase di ulteriore sviluppo un adeguamento che deve tenere conto delle differenze altimetriche fra i due tracciati; la cronoscalata statunitense parte infatti da un’altitudine di 2.862 metri per arrivare a 4.302, mentre il Nordschleife (regione dell’Eifel) è posizionato a una altitudine compresa tra i 320 ed i 617 metri sul livello del mare e, a parte la diversa altezza, è unico per lo svolgimento del tracciato, fortemente selettivo, e per la presenza del lungo rettilineo Döttinger Höhe.
A questo proposito François-Xavier Demaison, Direttore Tecnico della Volkswagen Motorsport ha dichiarato che “Modificheremo soprattutto l’aerodinamica per adattarci alle caratteristiche di questa pista che differisce molto dalla Pikes Peak. Come parte della nostra meticolosa preparazione per il tentativo di record, in primavera sottoporremo la ID. R a numerosi test e a un intenso programma di sviluppo su diversi circuiti”.
Al volante Romain Dumas, esperto del Nordschleife
Riferendosi a questo nuovo tentativo di record Dumas ha detto che “Il pensiero di guidare la ID. R al Nordschleife è già sufficiente a farmi venire la pelle d’oca. Conosco la pista molto bene ma con la ID. R sarà una sfida completamente diversa, vista la sua accelerazione estrema e le elevatissime velocità di percorrenza in curva. Non vedo l’ora che arrivino i primi test. Battere il record elettrico esistente non sarà una passeggiata”.
Il record attuale per veicoli totalmente elettrici è di 6:45,90 minuti, a una velocità media di quasi 185 km/h, ed è stato stabilito nel 2017 dal pilota britannico Peter Dumbreck su una NIO EP9.
[ Alessandro Zerboni ]