Questa nuova Ford GT celebra il 50° anniversario della vittoria della Ford GT40 alla 24 Ore di Le Mans nel 1968 e nel 1969, con la famosa livrea da gara JW Automotive / Gulf Oil che, negli anni ’60 e ’70, identificava le vetture del team di John Wyer
La nuova Ford GT Heritage Edition del 2019 vuole ricordare ed onorare la leggendaria Ford GT40 sponsorizzata Gulf Oil, presentando la livrea che ha gloriosamente contraddistinto le Ford GT40 della fine degli anni ’60 del secolo scorso e le successive derivate.
“Molti considerano la livrea Gulf Oil come la più famosa dei motor sport”, ha dichiarato Joe Hinrichs, Ford President, Global Operations “La GT40 del 1968 è diventata leggendaria dopo aver battuto in pista le sue concorrenti europee per quattro volte di fila e, in onore del 50° anniversario della sua vittoria, abbiamo scelto di omaggiarne il grande successo con questa edizione limitata”.
“Siamo lieti di collaborare con Ford per contribuire alla realizzazione di GT Gulf Heritage Edition perché entrambi abbiamo contribuito alla creazione della leggenda e al successo reciproco,” ha affermato con entusiasmo Ravi Chawla, MD di Gulf Oil Lubricants India Ltd. “Ogni vittoria di Gulf a Le Mans è stata raggiunta insieme a Ford così come la Gulf Ford GT40 ha conquistato grazie a noi le ultime due delle quattro vittorie consecutive di Ford a Le Mans, dal 1966 al 1969. Ci è sembrato, quindi, naturale unire le forze per realizzare questo esemplare unico erede delle incredibili Ford GT40 Gulf che hanno conquistato le Mans e gli onori del Campionato Mondiale”.
Fascino senza tempo con tecnologia di oggi
La GT Heritage Edition 2019/20 presenta montanti anteriori in fibra di carbonio e cerchi sportivi in alluminio forgiato monoblocco da 20 pollici, color acciaio brunito lucido con bulloni neri. Pinze dei freni arancioni e calotte degli specchietti retrovisori argentate completano il look.
Le grafiche sul cofano e sulle portiere degli esemplari venduti nel 2019 saranno dedicate alla numero 9, vincitrice nel ’68 con Pedro Rodriguez e Lucien Bianchi, mentre quelli venduti nel 2020 alla numero 6, per commemorare la vittoria nel 1969 con i piloti Jacky Ickx e Jackie Oliver.
Da notare che per queste due vittorie è stata utilizzata la stessa GT 40, una Mk I con telaio GT40P/1075 equipaggiata con un motore V8 aspirato da 4.942 cc dotato di 4 carburatori Weber – per una potenza di 431 cavalli (317 kW) a 6.000 giri/min. – e cambio manuale ZF a 5 rapporti.
Gli interni della nuova GT 2019 presentano colori, materiali e finiture esclusive, oltre ai sedili che ricordano quelli della GT40 vincitrice a Le Mans nel 1968; inoltre, per la prima volta, un option pack previsto per questa Ford GT Heritage Edition, include dettagli in fibra di carbonio, sia per gli interni che per gli esterni. Sedili, cruscotto, console centrale, tetto e volante sono rivestiti in tessuto Alcantara color Ebano caratterizzati da cuciture a contrasto blu e arancione che delineano le imbottiture di sedili e volante.
I sedili avvolgenti sono ispirati agli originali del 1968, mentre i paddles del volante, ovviamente assenti all’epoca, sono anodizzati, dall’effetto chiaro e lucido. Applicazioni in acciaio lucido scuro mettono in evidenza alcuni dettagli del pannello strumenti e delle finiture delle porte.
La Ford GT Heritage Edition presenta un esclusivo badge identificativo e rifiniture in fibra di carbonio opaco che impreziosiscono prese d’aria e console centrale.
Il mito ritorna
Ford GT Heritage Edition sarà prodotta per soli due anni (2019 e 2020) di fatto senza limitazione di esemplari, dipenderà dalla richiesta degli appassionati e collezionisti.
Tanto per avere un’idea, la «GT Heritage» realizzata da Ford nel 2006 con la livrea Gulf (Blue Eritage / Epic Orange) e numero 6 per ricordare la vittoria della GT 40 a Le Mans nel 1969, è stata prodotta in 343 esemplari. In quel modello il propulsore era un V8 Supercharged da 5,4 litri e erogava 550 cavalli, mentre su questa nuova GT «Heritage Edition» troviamo, come nelle GT di serie, un V6 EcoBoost da 3,5 litri che dispone di 655 cavalli.
[ Tony Colomba ]