Confermate le previsioni della vigilia, con il «dottore» che fa suo questo Rally per la settima volta e Ford egemone con quattro vetture ai primi quattro posti
58.000 spettatori nei tre giorni di gara, 9 prove speciali, oltre 120 equipaggi tra auto moderne e storiche con ben 72 equipaggi iscritti nella categoria «R5» e la novità delle quattro Ford Fiesta WRC Plus (+80 cv rispetto alle «normali» WRC) messe in campo da M-Sport, team per la seconda volta mondiale nel WRC.
Valentino Rossi su Ford Fiesta Plus, navigato come sempre da Carlo Cassina, ha replicato una volta di più le vincite del 2006, 2007, 2012, 2015, 2016 e 2017.
Una vittoria finale che «altro» non è stata se non la somma delle 9 vittorie su 9 speciali; a questo punto va dato merito al finlandese Teemu Suninen, pilota ufficiale della Ford nel mondiale rally, di essere arrivato al traguardo dell’ottava prova a pari merito con «the doctor» entrambi hanno concluso relegando Suninen a 1’07’’2 e Brivio a 2’03’’; quarto l’altro pilota di questa speciale Ford Fiesta Plus, Alessio Salucci.
La gara degli altri
È stato quasi ovvio titolare così questo paragrafo, poiché lo strapotere della Fiesta in questa gara, ha ricordato quelle delle frecce d’argento in Formula 1; d’altra parte ben poco hanno potuto gli altri contro gli 80 cavalli in più della Fiesta Plus rispetto alle WCR e la bravura dei piloti dell’Ovale Blu; ottimo quinto – quindi – Tony Cairoli, su Hyundai i20, che solo nell’ultima prova ha prevalso sull’equipaggio Bonanomi/Pirollo.
Nella «R5» ha vinto la Hyundai i20 di Luca Rossetti che ha battuto la VW Polo di Alessandro Re e la Skoda Fabia di Andrea Crugnola mentre Giandomenico Basso sull’altra Fabia si è piazzato al quarto posto.
Nella «R2B» e nella «R3C+R3T» hanno rispettivamente vinto Damiano De Tommaso su Peugeot 208 e Alex Vittalini su Citroën DS3 Maxi.
Masters’ Show «Marco Simoncelli»
Antonio Cairoli, dopo aver portato la sua Hyundai i20 in quinta piazza ed aver conquistato moralmente la vittoria nella gara degli altri, si è comunque preso la rivincita battendo tutti, Valentino in testa, nel sempre spettacolare e combattuto Masters’ Show, la spettacolare sfida ad eliminazione diretta intitolata a Marco Simoncelli che si tiene sul rettilineo di partenza. Cairoli ha prima fatto sue tutte le eliminatorie ed è poi riuscito a battere,nel corso di una finale al calor bianco, Valentino Rossi.
Il rally storico
Le auto corsa attuali hanno il loro grande appeal ma quelle storiche fanno lustrare gli occhi non solo ai tanti appassionati dai capelli grigi ma anche ad un numero sempre crescente di fans, anche giovanissimi come testimoniato dal gran numero di persone che hanno visitato la grande area espositiva dove si potevano ammirare auto leggendarie come la Lancia Stratos Alitalia, la Delta S4 e la 037 Martini.
Le vetture storiche hanno dato spettacolo nel corso della sfida per la loro classifica separata. Hanno prevalso Salvatore Riolo e Gianfranco Rappa a bordo della Subaru Legacy Sedan con i colori CST Sport che ha preceduto la Porsche 911 di Matteo Musti e la Lancia Rally 037 di Marco Bianchini.
Riolo/Rappa hanno vinto grazie allo scratch in 5 delle 9 prove speciali, inclusa l’impegnativa «Grand Prix» di 27,190 km, ed al successo nel Master Show finale.
I programmi futuri
Gli organizzatori monzesi stanno ragionando sulla possibilità di allargare il percorso di gara a qualche strada limitrofa all’autodromo ed al suo parco che resteranno comunque l’epicentro dell’evento.
La stagione rally appena conclusa
Questa del 2018 è stata una stagione ricca di grandi soddisfazioni per la Peugeot grazie ai 4 titoli vinti nelle varie classi in cui le vetture del Leone hanno corso ed ancora di più per Paolo Andreucci che assieme ad Andreussi, ha fatto sua anche questa edizione del Campionato italiano Rally.
Classifica Monza Rally Historic Show
1 Riolo – Rappa (Subaru Legacy) in 1h.04’27”7
2 Musti – Fraschetta (Porsche 911) a 49”
3 Bianchini – Darderi (Lancia Rally 037) a 52”3
[ Giovanni Notaro ]
