Audi ha presentato la nuova monoposto di Formula E per il campionato 2018/2019, chiamandola e-tron FE05
Audi, uscita vincitrice del Campionato costruttori della passata stagione, si accinge a partire subito in quinta marcia… per il prossimo campionato che inizierà tra poco più di 2 mesi. Infatti il 15 dicembre a Ad Diriyah (Arabia Saudita) ci sarà la prima gara che sancirà l’inizio di una nuova era della Formula E, dove non vedremo più cambi vettura ma le monoposto di seconda generazione o GEN2, capaci di terminare l’intero gran premio.
Il team Audi ha riconfermato i piloti Lucas di Grassi e Daniel Abt e proprio quest’ultimo ha descritto le nuove monoposto come futuristiche: “Quando mi schiero in pista attorniato da altre auto, mi sento come in un film di fantascienza“. Inoltre quest’anno Audi fornirà le monoposto anche al team Virgin Racing, dopo la fine del rapporto con DS Automobiles che ha deciso di stringere un nuovo accordo con Techeetah sostituendo anche entrambi i piloti e ingaggiando il vincitore del titolo Piloti 2017/2018 Jean-Éric Vergne e André Lotterer.
Qualche dato sulla e-tron FE05
Nell’ottica di questo rinnovamento Audi ha presentato la e-tron FE05, evoluzione della passata FE04. Il propulsore elettrico MGU03, sviluppato con Schaeffler, eroga 340 cavalli (limitati) in qualifica e 272 cavalli in gara. Mentre il drivetrain è stato quasi completamente rinnovato ed ha subito una riduzione di peso del 10%.
Tutti i team sono obbligati ad usare le stesse batterie agli ioni di litio, marcate McLaren e pesanti 374 kg, con una capacità di 52 kWh. Tali batterie, poste tra il sedile del pilota e il powertrain, garantiscono l’autonomia sufficiente per terminare la gara senza effettuare il cambio vettura. Le monoposto GEN2 sono dotate inoltre di «brake-by-wire», con il quale sarà possibile gestire la ripartizione della frenata elettronicamente con conseguente aumento dell’efficienza per il recupero d’energia in frenata.
Il peso minimo di una monoposto di Formula E è di 900 kg, che abbinati al motore elettrico consentono un’accelerazione 0-100 km/h coperta in soli 3,1 secondi ed una velocità massima di 240 km/h. Altra novità sono le zone della pista denominate «activation zone», dove il pilota potrà accedere a configurazioni più spinte del motore (306 cv). Resta invece invariato il «Fan Boost», dando al pilota più votato l’opportunità di utilizzare il motore in configurazione massima (340 cv) per qualche secondo.
[ Gianni Heidelberg ]