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I piloti di Formula 1 e l’analisi sul lavoro dei freni al GP del Belgio

Il circuito di Spa-Francorchamps, secondo i tecnici Brembo, è uno dei meno impegnativi per il sistema frenante: 550 kg/minuto è lo sforzo richiesto ai piloti

Immerso nelle colline delle Ardenne, il Circuit de Spa-Francorchamps è unanimemente considerata la pista più completa del Campionato del Mondo per la combinazione di curve veloci, curve lente e curve cieche, cambi di pendenza, rettilinei interminabili ed ESSE assolutamente impegnative; il tutto distribuito lungo 7.004 metri (dal 2007, anno della sua ultima modifica) che ne fanno la pista più lunga del mondiale.

Delle sue 19 curve, solo 4 richiedono frenate caratterizzate da elevatissime energie ed il raffreddamento degli impianti frenanti è assicurato oltre che dai rettilinei, dalla presenza di curvoni veloci come l’Eau Rouge e il Blanchimont in cui i freni non sono minimamente coinvolti.

Una situazione «condita» dall’incognita meteo: l’anno scorso in gara la temperatura dell’aria toccò i 24 gradi mentre nel 2014 non superò i 16 gradi.

Le monoposto con freni Brembo hanno vinto 24 delle 41 edizioni del GP del Belgio a cui hanno preso parte. La Ferrari, che qui non vince dal 2009, resta comunque la scuderia più vittoriosa con Brembo con 11 successi, 4 dei quali colti da Michael Schumacher che vi ha trionfato anche 2 volte con la Benetton.

Il GP secondo l’impianto frenante

Comunque, e al di là di questo, i tecnici Brembo, hanno classificato le 21 piste del Mondiale, inserendo il Circuit de Spa-Francorchamps nella categoria dei circuiti poco impegnativi per i freni in quanto, pur essendo Spa una pista lunghissima, i freni sono usati appena 8 volte al giro, come a Barcellona che però è più corto di 2,3 km.

Oltre tutto sulla pista belga 2 delle 8 frenate durano meno di un secondo. Ciò spiega perché ogni giro i freni siano usati per meno di 13 secondi entrando quindi in funzione solo nel 13 per cento della gara.

La decelerazione media sul giro è di 4 g: ad abbassare la media sono le frenate dei settori 2 e 3, con l’eccezione della chicane nel punto che un tempo era chiamato Bus Stop (curva 18) e questo naturalmente si traduce in un’energia dissipata in frenata da ogni vettura durante l’intero GP inferiore ad altri tracciati: i 135 kWh sono poco più della metà dell’Hungaroring.

Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 41 tonnellate. Pur inferiore ad altri GP è comunque uno sforzo non da poco perché equivale a quasi 5 quintali e mezzo per ogni minuto di gara.

L’impegno dei freni

BremboFormulauno

Delle 8 frenate del Circuit de Spa-Francorchamps 4 sono classificate come impegnative, 2 sono di media difficoltà e le 2 restanti sono light.

La più dura per l’impianto frenante è la curva 5 che richiede alle monoposto una decelerazione in soli 89 metri da 310 km/h a 168 km/h; il tempo di frenata è di soli 1,60 secondi durante i quali i piloti di Formula debbono applicare una forza di 137 kg sul pedale del freno affrontando una decelerazione di 4,6 g.

Altra curva piuttosto impegnativa è la 18 per affrontare la quale le monoposto debbono perdere oltre 200 km/h, passando da 300 km/h a 80 km/h in 2,45 secondi e 130 metri con 142 kg di carico sul pedale e 4,6 g di decelerazione.

Siamo certi che, con queste note diffuse da Brembo, molti degli spettatori del prossimo Gran Premio potranno valutare con maggiore consapevolezza le prestazioni di piloti e monoposto anche sotto questo profilo.

[ Redazione testMotori360 ]

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