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Sicurezza Stradale: al via il nuovo piano dell’Unione Europea

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Salvare 25mila vite umanedimezzando entro il 2030, sia il numero dei morti sulle strade europee che le lesioni gravi

Con questo proposito la Commissione europea ha dato vita al «3rd Mobility Package», un sistema di nuove misure che verterà proprio alla limitazione dei danni a persone e vetture. La Commissione ha proposto, tra le altre cose, l’adozione di serie su tutte le auto nuove di ISA (Intelligent Speed Assistance – Sistema di Adattamento Intelligente della Velocità) e AEB (Automated Emergency Braking – Sistema Autonomo di Frenata d’Emergenza), i due sistemi tecnologici che hanno preso piede nel mercato automobilistico ma che per ora risultano essere ancora opzionali. Nel caso in cui queste tecnologie venissero applicate a tutte le vetture, si prevede il salvataggio di più di 2.000 vite umane ogni anno.

Il più grande passo avanti per la sicurezza stradale in Europa dall’introduzione della cintura di sicurezza”, lo ha definito Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo di ETSC. Inoltre ha anche ricordato che “l’infortunio stradale resta la prima causa di morte per i giovani di tutto il Continente” e che non è “mai abbastanza presto per adottare queste misure essenziali ed è assolutamente decisivo che gli Stati Membri UE e il Parlamento Europeo diano il loro sostegno a questi piani, senza cedimenti alle pressioni delle case automobilistiche, che stanno già tentando di indebolire alcune parti della proposta di sicurezza per i veicoli”.

[ Jacopo Romanelli ]