Cal Crutchlow con la Honda si aggiudica un gran premio rocambolesco prima e durante la corsa. Si riaccende il duello non solo sportivo tra Marquez e Rossi dopo un sorpasso sconsiderato dello spagnolo che a questo punto diventa un problema per tutti i piloti che gareggiano
All’Autodromo di Termas de Río Hondo si è visto tutto: la pioggia stravolgere le strategie dei team; i piloti e la Direzione gara inventarsi una partenza in deroga al regolamento; Miller solitario in prima fila con un vantaggio di 50 metri dagli altri partenti; Marquez che non si accontenta di andare contromano in griglia e sperona prima l’Aprilia di Espargaro e poi spinge sull’erba la Yamaha di Rossi. Come le qualifiche di sabato, l’emozionante gara della domenica ha fatto la felicità dei bookmakers , con tutti i top driver lontani dal podio a vantaggio delle seconde linee. Complice anche la strana decisione di tutti i piloti – tranne Miller – di montare le gomme da bagnato per poi ripensarci già nel giro di ricognizione, rientrando – tutti, tranne Miller con già le slick – ai box e costringendo la Direzione gara a schierare (e sbagliare) le moto molte file dopo il pilota della Pramac, rimasto in pole.
Alla fine ha vinto Cal Crutchlow, che ha saputo pazientare fino a otto giri dalla fine prima di attaccare con la sua Honda il trio Miller, Rins e Zarco che aveva davanti, superandoli tutti grazie anche a un dritto di Miller. Con lui salgono sul podio il francese Zarco su Yamaha e Rins sulla Suzuki ufficiale. Deve accontentarsi del quarto posto l’australiano Miller con la Ducati Pramac, tra i protagonisti di questo week-end emozionante.
Marquez-Rossi di nuovo ai ferri corti
Ancora una volta Marc Marquez fa parlare più per il suo comportamento in gara che per il risultato sportivo. Prima del semaforo verde spegne la moto e per riavviarla a spinta supera la casella di sua pertinenza, dove torna contromano tra i piloti schierati. Viene così sanzionato dopo il via solo con un drive through – invece di esporre la bandiera nera – che lo relega nelle retrovie. Ne nasce una rimonta spettacolare, durante la quale viene condannato a restituire la posizione a Espargaro dopo un duro contatto. Ma Marquez è inarrestabile e si lancia alla conquista di punti preziosi. Supera Iannone e Dovizioso, ma quando il quinto posto è ormai alla sua portata sciupa tutto a tre giri dal traguardo con un’azione criminale su Rossi, che finisce a terra, per fortuna, senza farsi male. Valentino riparte, ma la bandiera a scacchi è troppo vicina per un recupero. A fine gara lo spagnolo viene penalizzato di ulteriori 30 secondi e perde ogni punto utile per il Mondiale. Ma le sorprese non sono finite: a moto spente, Marquez entra nel box Yamaha per scusarsi… con Valentino, ricevendo un netto rifiuto dall’entourage del Dottore che lo caccia via! Rossi dichiara poi di avere paura con Marquez in pista, perché “non ha alcun rispetto per gli avversari e la Direzione gara deve fare qualche cosa: il problema è che è pericoloso, ti viene apposta addosso”.
Crutchlow balza in testa al Mondiale
Domenica nera per le Ducati ufficiali: Dovizioso è sesto, staccato di 22 secondi, mentre Lorenzo è addirittura 15°, a conferma del suo feeling sempre più compromesso con la Desmosedici che fa vociferare su un prossimo divorzio dal team italiano. Giornata storta anche per Vinales, che non va oltre il quinto posto, ma la domenica è davvero nera per Pedrosa, autore di una rocambolesca caduta nelle prime fasi di gara dopo un contatto con Zarco. In classifica generale Cal Crutchlow a 38 punti scavalca di tre lunghezze Andrea Dovizioso e stacca di 10 Johann Zarco. Prossimo appuntamento con la MotoGp in Usa: il 22 aprile si corre ad Austin di fronte a 120.000 spettatori.
Moto2 e Moto3 parlano italiano
Mattia Pasini con la Kalex del team Italtrans Racing centra la seconda vittoria in Moto2, dopo una gara intelligente ed accorta. Dietro di lui si piazza lo spagnolo Xavi Vierge del team Dynavolt Intact GP, partito in pole. Sale sul podio anche Miguel Oliveira (Red Bull KTM Ajo), mentre Lorenzo Baldassarri deve accontentarsi del quarto posto, davanti a un Alex Marquez aggressivo ma corretto. In Moto3 gli italiani sono protagonisti: il riminese Marco Bezzecchi su KTM vince una corsa spettacolare, con tanti sorpassi su pista bagnata, bruciando in partenza il milanese Tony Arbolino che non sfrutta la pole e finisce addirittura decimo. Fabio di Giannantonio con la Honda del team Gresini insidia per tutta la gara il campione in carica Arón Canet, anche lui su Honda, ma alla fine deve accontentarsi del terzo posto dietro allo spagnolo.
[ Daniele Venturi ]
Ordine di arrivo MotoGP
- Cal Crutchlow (Honda) – LCR – in 40’36″342
2. Johann Zarco (Yamaha) – Tech 3 – 0″251
3. Alex Rins (Suzuki) – Suzuki – 2″501
4. Jack Miller (Ducati) – Pramac – 4″390
5. Maverick Viñales (Yamaha) – Yamaha – 14″941
6. Andrea Dovizioso (Ducati) – Ducati – 22″533
7. Tito Rabat (Ducati) – Avintia – 23″026
8. Andrea Iannone (Suzuki) – Suzuki – 23″921
9. Hafizh Syahrin (Yamaha) – Tech 3 – 24″311
10. Danilo Petrucci (Ducati) – Pramac – 26″003
11. Pol Espargaro (KTM) – KTM – 31″022
12. Scott Redding (Aprilia) – Gresini – 31″891
13. Takaaki Nakagami (Honda) – LCR – 32″452
14. Franco Morbidelli (Honda) – Marc VDS – 42″061
15. Jorge Lorenzo (Ducati) – Ducati – 42″274
16. Alvaro Bautista (Ducati) – Nieto – 42″625
17. Thomas Luthi (Honda) – Marc VDS – 43″350
18. Marc Marquez (Honda) – Honda – 43″860
19. Valentino Rossi (Yamaha) – Yamaha – 52″082
20. Karel Abraham (Ducati) – Nieto – 1’03″944
21. Xavier Simeon (Ducati) – Avintia – 1’10″144
Classifica campionato MotoGP
1. Crutchlow, 38 punti - Dovizioso, 35
- Zarco, 28
- Viñales, 21
- Marquez, 20
- Miller, 19
- Petrucci, 17
- Rossi e Rins, 16
- Iannone, 15