Vittoria-bis dello spagnolo, dopo quelle del 2010, ottimamente navigato da Lucas Cruz. Chiude in bellezza la Toyota, prima e terza di tappa con Giniel de Villiers e Nasser Al-Attiyah mentre la seconda posizione va alla Peugeot di Stephane Peterhansel
Con sagacia, senso tattico e giusta velocità Carlos Sainz ha conquistato la sua seconda Dakar (la prima nel 2010 con la Volkswagen) giungendo al quinto posto di tappa e, se esiste una cabala, occorre ricordare che lo spagnolo, proprio a Cordoba, ottenne quattordici anni fa la sua ultima vittoria di tappa nel mondiale rally.
Gara tutta di controllo quella di Carlos Sainz che, «solo» quinto a 3’ 19”, ha potuto così festeggiare il suo secondo trionfo in questa selettiva competizione che in futuro non vedrà più l’impegno della Casa del Leone. Peugeot si dedicherà infatti al Campionato del Mondo FIA di Rallycross (WorldRX) già a partire dalla prima prova che avrà luogo il 14 e il 15 aprile prossimi a Barcellona, con Sébastien Loeb al volante di una delle Peugeot 208 WRX.
Inoltre, Peugeot Sport si sta già preparando per disputare con la vettura che sostituirà la Peugeot 208 di serie, una versione stradale al 100% elettrica, il futuro Campionato di Rallycross «elettrico», il cui inizio è previsto per il 2020.
Toyota con onore, Mini sottotono
Le Toyota del sudafricano Giniel de Villiers (Toyota) e del qatariota Nasser Al-Attiyah sono giunte prima (in 1h 26’ 29”) e terza (41” dal primo) mentre il francese Stephane Peterhansel su Peugeot ha agguantato la seconda posizione a 40” dal primo e dando 1 solo secondo di distacco all’altro driver della Toyoya: roba da gara in pista…; il risultato finale, che vede la Toyota occupare il secondo e terzo posto provvisorio in classifica generale, premia l’affidabilità dei pick-up giapponesi.
Avventura sotto tono per le Mini, le cui iniziali aspirazioni sono state purtroppo ridimensionate; presentatosi quest’anno al via sia con un modello a quattro ruote motrici e sia con un due ruote motrici stile buggy, ha puntato sui due diversi trattamenti previsti dal regolamento per sfruttare i vantaggi che questo concede a quest’ultimo tipo di vettura.
Le Mini, che in passato hanno vinto una Dakar, quest’anno non hanno vinto alcuna tappa arrivando comunque al quinto posto assoluto con Jakub Przygonski.
Un banco prova spietato
I quasi 9.000 chilometri di questa 40esima edizione della Dakar hanno messo a dura prova tutti e tutto: dai piloti ai navigatori, dalle assistenze alla stessa meccanica, sottoposta a stress anche molto violenti a causa di alcune uscite le cui conseguenze sono state riparate in gara e rifinite in assistenza a fine tappa.
Ciononostante le Peugeot 3008DKR Maxi, dimostrando grande affidabilità, si sono aggiudicate 7 delle 13 speciali; sotto il profilo della tenuta meccanica, da rilevare solo qualche piccolo problema con la selezione delle marce.
Quanto al ritiro dalla corsa della Peugeot 3008DKR Maxi n° 306 di Loeb-Elena va evidenziato che la Peugeot dei due, dopo aver vinto in modo la difficile tappa 4 ed aver conquistato il 2° posto in Classifica generale, nel cercare di evitare un concorrente rimasto fermo, è caduta in un forte avvallamento di sabbia soffice e, per effetto dell’urto, Daniel Elena è rimasto vittima di un’incrinatura del coccige costringendo al ritiro l’equipaggio.
Il bis di Sainz
Sfortunati nelle 3 edizioni precedenti della Dakar, Carlos Sainz e Lucas Cruz hanno gestito la corsa, come si diceva prima, con grande visione tattica, freddezza e controllo, vincendo le due tappe centrali (la n.6 e la n.7), prendendo il comando, senza più lasciarlo, durante la tappa maratona ed accumulando un vantaggio sui diretti inseguitori di 43’ 40”.
I problemi di Peterhansel e Cottrett
Stéphane Peterhansel e JeanPaul Cottret, vincitori sempre su Peugeot delle Dakar 2016 e 2017, sono state vittime di due incidenti: nel primo – per evitare un quad fermo in mezzo alla pista – hanno centrato una pietra nascosta distruggendo la sospensione posteriore sinistra, mentre nel corso della penultima tappa, la tredicesima, sono rimasti impigliati nelle radici di un albero strappando una bielletta e danneggiando lo sterzo. In entrambi i casi, i loro compagni di squadra Cyril Despres e David Castera li hanno aiutati a riparare la vettura ed a continuare la gara.
Queste disavventure li hanno fatto retrocedere prima dalla testa della corsa e poi dal 2° posto in Classifica generale facendoli finire in 4° posizione, dopo essere stati i migliori performer del Team PeugeotTotal con 3 vittorie di tappa.
Despres-Castera: da concorrenti ad «assistenti veloci»
Dopo aver impressionato, essersi aggiudicato una vittoria di tappa ed essere stati al comando della Classifica generale alla fine della tappa 2, Cyril Despres e David Castera hanno avuto un incontro ravvicinato con una pietra sporgente al km 180 della speciale 4 con conseguenze talmente pesanti sulla sospensione posteriore destra da dover interrompere la corsa ed attendere l’arrivo del camion dell’assistenza iscritto alla gara proprio in previsione di tali circostanze. La Peugeot 3008DKR n° 308 ha così potuto riprendere la corsa, ma solo dopo aver accumulato un ritardo così pesante – 29 ore – da metterla fuori dai giochi.
A questo punto i due piloti, pur continuando a far registrare ottimi tempi (tappe 8 e 11), si sono messi al servizio dei compagni di squadra, facendo assistenza quando necessario.
La Peugeot e la Dakar
Poiché questa è stata l’ultima Dakar della Casa del Leone, riassumiamo questo specifico palmares:
- 1987: vittoria di Vatanen / Giroux (205 T 16 Grand Raid)
- 1988: vittoria di Kankkunen / Piironen (205 T 16 Grand Raid)
- 1989: doppietta Vatanen / Berglund, Ickx / Tarin (tutti su 405 T 16 Grand Raid)
- 1990: tripletta Vatanen / Berglund (405 T 16 Grand Raid), Waldegard / Fenouil (405 T 16 Grand Raid), Ambrosino / Baumgartner (205 T 16 Grand Raid) 2016 : vittoria di Peterhansel / Cottret (2008DKR)
- 2017: tripletta di Peterhansel / Cottret, Loeb / Elena e Despres / Castera (tutti su 3008DKR)
- 2018: vittoria di Sainz / Cruz (3008DKR Maxi).
Le dichiarazioni in casa Peugeot
Bruno Famin, Direttore di Peugeot Sport “Peugeot conclude il suo programma Dakar nel migliore dei modi, con una splendida vittoria di Carlos Sainz/Lucas Cruz e della Peugeot 3008DKR Maxi in un’edizione della Dakar che rimarrà nella storia. 3 vittorie di seguito in una prova così complicata sono un risultato eccezionale che si deve sia a una tecnica ai massimi livelli sia ad uno spirito di squadra infallibile. Siamo particolarmente contenti della vittoria di Carlos e Lucas che hanno condotto una gara davvero straordinaria. Sono riusciti a schivare tutte le insidie! Carlos si è impegnato tantissimo sin dall’inizio di questo progetto Dakar… È formidabile che possa essere ricompensato così. La Peugeot 3008DKR Maxi, con tre delle quattro vetture al traguardo della corsa più difficile di questo decennio, ha dimostrato la sua superiorità tecnica senza mostrare debolezze. È un’enorme soddisfazione per tutta la strada e un grande motivo di orgoglio per Peugeot”.
Carlos Sainz (Peugeot 3008DKR Maxi n°303) 5° della tappa / 1° della Classifica generale “Per me è stato un rally durissimo. È probabilmente la Dakar più difficile che abbia mai disputato, anche considerando le due che ho corso in Africa. Gli organizzatori hanno preparato davvero un percorso complicato. Ci sono state talmente tante tappe faticose! Anche quelle due che hanno preceduto il traguardo sono state terribili. Il Perù è stato complicato. Ovviamente è molto gratificante per me e Lucas vincere una gara così difficile. Lo è anche per tutta la squadra Peugeot che ha fatto un lavoro straordinario in tutto questo programma Dakar. La Peugeot 3008DKR Maxi è forse la vettura migliore che abbia mai guidato nel rally-raid. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo progetto e grazie a Peugeot Sport”.
Stéphane Peterhansel (Peugeot 3008DKR Maxi n°300) 2° della tappa / 4° della Classifica generale “Nel complesso abbiamo avuto una settimana molto positiva. Le dune peruviane erano un po’ il nostro terreno favorito. Poi le cose hanno preso una brutta piega. Abbiamo perso 1 h 45 in Bolivia dopo avere urtato una pietra che non ho visto. Era talmente inevitabile che non mi sono nemmeno arrabbiato. Sono molto più deluso da una giornata come quella di venerdì, durante la quale abbiamo accumulato alcuni piccoli errori. Penso che questa Dakar sia stata estremamente dura, la più dura che abbiamo disputato in Sud America, di sicuro. È nello spirito del rally, ma forse si è spinta un po’ troppo oltre se pensiamo ai piloti amatoriali. Per noi l’unica soddisfazione è la vittoria di Carlos e della squadra Peugeot. È una bella ricompensa per Carlos che si è impegnato moltissimo in questi ultimi tre anni”.
Cyril Despres (Peugeot 3008DKR Maxi n°308) 13° della tappa / da confermare nella Classifica generale “Abbiamo iniziato bene questa Dakar perché abbiamo vinto la seconda tappa. Sfortunatamente, la nostra disavventura del 4° giorno ha compromesso completamente la nostra gara. A partire da quel momento, abbiamo cercato di aiutare i nostri compagni di squadra. Da quel momento non è stato facile riuscire ad esprimerci! Per noi, la cosa più importante era non commettere errori, essere presenti se Carlos o Stéphane avessero avuto un problema. Certamente, il bilancio è frustrante, ma io e David abbiamo iniziato da poco la nostra carriera in auto. Abbiamo accumulato molta esperienza in questa Dakar ed è positivo. Desidero ringraziare tutta la squadra Peugeot Sport che ha fatto un buon lavoro e ci ha permesso di migliorare, in condizioni ideali dal 2015”.
[ Redazione testMotori360 ]
CLASSIFICA GENERALE
- Carlos Sainz (ESP) / Lucas Cruz (ESP), Peugeot 3008DKR Maxi, in 49 h 16min18s
- Nasser Al Attiyah (QAT) / Matthieu Baumel (FRA), Toyota 4WD, +43min40s
- Giniel de Villiers (ZAF) / Dirk von Zitzewitz (ZAF), Toyota 4WD, +1h 16min41s
- Stéphane Peterhansel (FRA) / Jean-Paul Cottret (FRA), Peugeot 3008DKR Maxi, +1h 25min29s
- Jakub Przygonski (POL) / Tom Colsoul (BEL), Mini 4WD, +2h 45min24s
- Khalid Al Qassimi (ARE) / Xavier Panseri (FRA), Peugeot 3008DKR Maxi, +4h 20min58s