Il test drive della PureTech Turbo 110 cavalli S&S dotata di cambio automatico «EAT6» a 6 marce
Sostanza e qualità, comfort ed eleganza, grande souplesse su strada e tenuta sicura per questo modello alto di gamma dal carattere sportivo che piace molto al sesso femminile e non solo….
Esterni
Alle vincenti forme analoghe a quelle del passato, corrisponde oggi una nuova realtà frutto di una revisione tutto sommato conservativa e d’altra parte perché stravolgere un prodotto valido e ben gradito? Il muso ha ora una calandra più smussata, molto gradevole ma pur sempre grintoso, in particolare su questa GT Line caratterizzata com’è da piccoli inserti rossi, dal logo, molto discreto «GT Line», anch’esso in rosso, e dalla piccola scritta Peugeot.
I gruppi ottici, piuttosto importanti, sono a Led (dalla versione Active in su) con interno nero e filo cromato mentre i fendinebbia sono stati riposizionati in appositi incassi del fascione anteriore, anch’essi sottolineati da due baffi cromati. Nuovi anche gli importanti gruppi ottici posteriori a Led, caratterizzati dalle estremità anteriori lanceolate e da una bella linea di raccordo al profilo inferiore del portellone. Discreto ma visibile il piccolo terminale di scarico cromato ovale. Da menzionare, infine, i bei cerchi da 17” che fanno tanto GTI ed retrovisori esterni nero lucido.
Le tinte ora disponibili sono ben 12 fra lacche, metallizzati, perlati e Matt Ice, quest’ultima proposta in due nuove tinte che Peugeot sottolinea essere più resistenti rispetto a quelle tradizionali.
Interni e infotainment
L’abitacolo è rimasto sostanzialmente uguale a quello della precedente versione a parte i nuovi abbinamenti cromatici dei rivestimenti e i colori degli interni. Questo non significa nulla poiché lo standard Peugeot era ed è ottimo e la qualità percepita superiore. Ampio lo spazio interno in particolare davanti ma anche dietro, soprattutto se si è in due, non c’è affatto di che lamentarsi.
Adeguato il vano di carico di 285 litri ampliabili sino a 1.152 grazie agli schienali posteriori asimmetrici ribaltabili; può ospitare colli importanti ma in questo caso gli unici inconvenienti potrebbero derivare dall’altezza della soglia di carico e dall’inclinazione del portellone.
Le rifiniture ed i materiali delle sedute, specialmente di quelle anteriori, sono al top, ben più di quanto sia nella maggior parte dei casi offerto dalle concorrenti del segmento. Leggermente sottotono, rispetto alla selleria, la plancia la cui ergonomia non è all’altezza di quella generale. Il nostro giudizio è influenzato dall’interferenza del volante con il quadro strumenti la cui visibilità è compromessa dalla parte superiore della corona; questo accade se lo si regola nella posizione più alta, mentre se lo si regola in quella più bassa, la visibilità è totale ma l’interferenza corona-gambe è assicurata. C’è da dire che questo accade quando chi si siede al posto di guida sfiora il metro e novanta mentre il fastidio si attenua in casi più rientranti in media.
Ottimi comfort e tenuta dei ben profilati sedili anteriori di tipo sportivo (come la pedaliera in alluminio forata) mentre il divano posteriore accoppia all’ampia seduta uno schienale piuttosto verticale a vantaggio però della capacità di carico. Presenti sei airbag, 2 frontali, 2 laterali anteriori e 2 a tendina.
La piacevole ed utile novità è rappresentata dalla funzionalità del MirrorScreen, con MirrorLink o Carplay, che sul display Touchscreen multimediale da 7’’ (rimasto quello della precedente versione) visualizza le informazioni dello smartphone. Inoltre Peugeot rende disponibili, tramite chiavetta 3G e in abbonamento, informazioni in tempo reale utili alla vita a bordo: dai parcheggi disponibili, alle stazioni di rifornimento e relativi prezzi, dal traffico al meteo, nonché informazioni tratte dalle principali guide turistiche (Michelin, TripAdvisor, ecc.). A questo può aggiungersi l’app MyPeugeot che, per mezzo di un collegamento Bluetooth tra il Touchscreen 7″ ed il cellulare, fa accedere ad altre informazioni quali la scadenza per la manutenzione, Find My Car (localizza l’auto parcheggiata o rubata), Last Mile Guidance autonomia con il carburante a disposizione e archiviazione dei dati di viaggio (orari, consumi, chilometraggi), o vi guida a destinazione a piedi dopo aver parcheggiato.
Su strada
La vettura provata è la cinque porte (ma si può optare anche per la tre porte) 208 GT Line PureTech Turbo 110 S&S dotata di cambio automatico a 6 marce EAT6. L’aspetto ricorda parecchio quello della ben più performante della prestazionale «GTI» in particolare per i cerchi da 17” e le rifiniture esterne rosse; ed in effetti, una volta in movimento, questa GT Line la ricorda, in maniera più gentile, sia nella frenata che nella tenuta di strada.
Discorso totalmente diverso per quanto riguarda il motore, né sarebbero proponibili paragoni vista la differenza di potenza, tarature e gommatura: lì scalpitano 200 cavalli e più…, qui i cavalli del 3 cilindri sono solamente 110 erogati con doppia personalità: sino a 4.500 giri/min l’erogazione è fluida e dolce mentre il brio lo si trova oltre tale soglia e sino a 6.500 giri; in quel range il motore sale velocemente ma si sente chiaramente che corpo vettura ed assetto aspirerebbero a qualcosa di più significativo.
Per contro i consumi sono davvero limitati soprattutto se si utilizza l’auto per quello che di meglio può offrire (urbano 5,7 litri/100 km; extraurbano 3,8; misto 4,5): erogazione estremamente fluida, elasticità anche da basso regime con marce alte (l’elettronica fa veramente miracoli) e comfort, molto, senza dimenticare le emissioni di CO2 di soli 104 g/km.
Iscrizione in curva e frenata sono degne di maggiori potenze. Da segnalare di notte la funzione cornering dei fendinebbia che orientano il fascio di luce per migliorare la visibilità. Nei curvoni veloci in appoggio la 208 GT Line si dimostra sempre affidabile e sicura mentre si rivela veloce e reattiva nei transitori.
Un’auto che può dire la sua anche nel misto sempre ricordando che l’assetto è «alla francese» – morbido all’inizio con irrigidimento in progressione – e che la trazione anteriore al limite tende ad allargare con il muso ma la si può ricondurre in traiettoria semplicemente levando gas. Tutte le versioni della 208 dispongono del sistema ESP di ultima generazione, con l’antipattinamento ASR, il controllo della stabilità CDS, assistenza alla frenata di emergenza AFU e ripartitore della frenata REF.
Il cambio automatico EAT6 con tecnologia Quickshft e convertitori antislittamento è dolce e rapido nei cambi di marcia sia a salire che in scalata ma, se si vuole viaggiare un po’ sportivi, a nostro avviso è meglio utilizzare questo cambio in manuale sempre attraverso la leva sul tunnel (i paddles a volante non sono previsti).
In città invece ad un filo di gas è piacevole assistere al passaggio marcia in sequenza tanto da arrivare facilmente a mantenere la sesta marcia, e apprezzabile anche il particolare sound del motore.
Da non dimenticare infine che questa 208 GT Line da noi provata era dotata del sistema di frenata d’emergenza assistita (Active City Brake) che, in caso di ostacolo improvviso a meno di 30 km/h, grazie ad un rilevatore laser LIDAR posto sul parabrezza, aziona all’occorrenza i freni in caso di distrazione o ritardata reazione da parte del guidatore fino ad arrestare la vettura.
[ Giovanni Notaro ]