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Opel Astra, primo contatto con la nuova compatta del marchio con la saetta

Presentata ufficialmente allo scorso Salone di Francoforte, la nuova Astra, all’undicesima generazione, si propone di serie con allestimenti top di gamma, più sicurezza e spazio interno, con nuovi contenuti tecnologici per diventare la regina delle compatte

Bratislava – Esteticamente si presenta con una linea più snella e dinamica rispetto alla versione precedente e marca l’inizio di un profondo rinnovamento dei modelli della Casa tedesca, peraltro già indicato chiaramente con la Monza Concept vista sempre a Francoforte nel 2013.

Oltre all’aspetto estetico, le priorità definite dal CEO di Opel Group Karl-Thomas Neumann riguardavano anche il contenimento del peso, l’adozione di nuovi motori e dotazioni di serie all’avanguardia senza tuttavia incidere sul prezzo di listino. Tutti questi obiettivi sono stati brillantemente raggiunti con questa 11a generazione della compatta del segmento «C» di Rüsselheim, nata nel lontano 1936 con la Kadett e poi proseguita dal 1991 con la prima serie della Astra.

Più spaziosa, leggera e sicura

La nuova Astra pesa 200 kg in meno rispetto al modello precedente, dei quali 77 kg riguardano la scocca e altri 50 kg il pianale ed i telai ausiliari, realizzati con acciai leggeri ultraresistenti senza compromettere la robustezza e la stabilità; anzi la rigidità torsionale è aumentata da 18,6 a 19 kNm/rad.

Questa «dieta» volta a contenere il peso, ha interessato anche le dimensioni del corpo vettura ora lunga 4.370 mm (- 50), larga 1.810 mm (- 5), alta 1.480 (- 25) e con il passo più corto di 20 mm.

Come dichiarato dal vice-Presidente di Opel Design Mark Adams, Il lavoro del suo team ha consentito di aumentare lo spazio interno a disposizione dei passeggeri con +22 mm sopra la testa del guidatore e +35 mm per le gambe dei passeggeri posteriori. Inoltre, il design filante della carrozzeria ha consentito di migliorare il coefficiente di resistenza aerodinamica con un valore Cx di 0,285, tra i migliori per una vettura a 5 porte. I punti essenziali di questa evoluzione stilistica riguardano il frontale con i gruppi ottici che si fondono nella griglia del radiatore facendo sembrare la vettura più larga e dietro con il rivoluzionario montante a «C» che da l’impressione di un tetto sospeso.

Tecnologia all’avanguardia

Ottimo anche il lavoro degli ingegneri Opel che primi al mondo sono riusciti ad inserire il parallelogramma di Watt in un assale posteriore semi-rigido. I vantaggi di questa soluzione sono molteplici rispetto alla più tradizionale sospensione multilink, tra questi una migliore resistenza delle ruote all’inclinazione, cioè minore campanatura nelle fasi di rollio della vettura in curva a tutto vantaggio della stabilità e del comfort di marcia.

Per le sospensioni anteriori hanno inoltre sviluppato una evoluzione del sistema McPherson, con i montanti superiori disaccoppiati, con bracci trasversali a «L» più leggeri e collegati al sottotelaio con boccole dotate di ammortizzazione in gomma per impedire fastidiose vibrazione al volante.

A seconda della motorizzazione e del diametro del cerchio, 15” o 16”, l’impianto frenante viene proposto rispettivamente con dischi anteriori ventilati da 276 mm o 300 mm e posteriori non ventilati da 264 mm o 288 mm; a richiesta si possono ottenere cerchi da 17” con pneumatici Michelin Primacy 3 nella misura 225/45R e ruotino di scorta.

Il ventaglio dei motori disponibili per la nuova Astra comprende propulsori di ultima generazione alimentati sia a benzina che a gasolio con potenze da 95 a 200 cavalli.

Come ha ribadito il vice-Presidente di GM Power Engineering Europe Christian Müller: “I motori che debuttano su Astra sono potenti, efficienti e raffinati. L’unità in alluminio non si limita ad essere ecologica, ma si pone come nuovo punto di riferimento per comfort di guida”. Il riferimento è rivolto in particolare ai nuovi motori a benzina Ecotec con 3 o 4 cilindri ad iniezione diretta rispettivamente da 1.000 cc con 105 cv o 1.400 cc con 150 cv.

Questo moderno propulsore in alluminio si caratterizza per la coppia di 170 Nm già a 1.800 giri, che vuol dire una brillante elasticità di marcia, per passare da 80 a 120 km/h in soli 13 secondi, quasi 5 secondi in meno dell’attuale 1,6 litri da 115 cv.

Molto significativo il consumo dichiarato per il 1.000 cc ecoFlex dotato di cambio robotizzato Easytronic 3.0 a 5 velocità: solo 4,2 l/100 km e 96 g/km di CO2.

Altrettanto validi i propulsori Diesel, tanto da essere chiamati «whisper diesel» per i consumi particolarmente bassi ed emissioni ridotte. Con la cilindrata unica di 1,6 litri, sono disponibili con 95, 110 e 136 cv per emissioni sempre sotto i 100 g/km di CO2; per esempio il 110 cv registra un consumo di 3,4 l/100 km con 90 g/km di CO2.

Molto esuberante il 1.600 cc a benzina da 200 cv, riconoscibile per i 2 terminali di scarico posteriori e oggetto di questo breve «primo contatto» sulle strade dei Piccoli Carpazi a nord di Bratislava. Nei breve tratti di autostrada e meglio ancora sulle tortuose strade collinari questo propulsore ha dimostrato sempre una eccezionale fluidità di erogazione. Rapido e pronto nella risposta, ma anche molto silenzioso, merito anche delle varie soluzioni di ingegneria acustica adottate per contenere il suono del motore.

Seppure ancora non disponibile la versione con cambio automatico robotizzato, il cambio manuale a 5 rapporti ha innesti corti e precisi, anche se, a meno che non si voglia adottare una guida spiccatamente sportiva, il suo uso è contenuto, grazie alla elasticità di marcia offerta dalla coppia di 300 Nm. Anche la stabilità non ha riservato sorprese, la vettura si è dimostrata sempre ben attaccata al terreno, merito anche dei vari sistemi elettronici che controllano eventuali perdite di aderenza e intervengono prontamente, senza tuttavia tagliare l’erogazione di potenza.

Lungo l’elenco dei dispositivi elettronici presenti sulla nuova Astra volti a rendere la guida più piacevole e soprattutto più sicura. L’avanzato sistema IntelliLink, oltre ad includere l’impianto di infotainment e il navigatore, visualizzabili e gestibili attraverso lo schermo tattile posto sulla plancia, consente attraverso le telecamere anteriore e posteriore di riconoscere i cartelli stradali (Traffic Sign Assist), avvisare di un eventuale involontario cambio di carreggiata (Lane Keep Assist), il sistema di assistenza al parcheggio (Advanced Park Assist) e la frenata di emergenza (Forward Collision Alert).

Il sistema di illuminazione intelligente IntelliLux debutta sulla nuova Astra e per la prima volta è disponibile su una vettura del segmento delle compatte. Pur con tecnologia Led questi fari sono molto più avanzati ed efficienti rispetto a quelli attuali e consentono di guidare sulle strade extraurbane tenendo sempre accesi gli abbaglianti senza accecare i guidatori che sopraggiungono dal senso opposto. Questo sistema dinamico intelligente, denominato abbaglianti antiriflesso (GFHB), adatta automaticamente la lunghezza e la distribuzione del fascio luminoso dei 16 Led nelle zone in ombra, per esempio nelle curve che non sono più dei «buchi neri».

Su strada, la guida risulta essere molto confortevole, sedili sportivi contenitivi regolabili elettricamente (per il guidatore) e dotati anche di funzione massaggio per la schiena con regolazione in altezza e inclinazione e del volante sia in altezza che profondità, consentono di ottenere sempre una posizione di guida ideale. Ben visibile il quadro strumenti tra la corona del volante e le due razze orizzontali, anche se il diametro dei 2 strumenti circolari potrebbe un po’ maggiore. Sul volante multifunzione troviamo molti pulsanti, meglio leggere il libretto di «Uso e Manutenzione» per individuarne la loro funzionalità. Per esempio c’è uno piccolino che consente di stabilire la velocità massima raggiungibile e regolabile con un altro pulsante, può succedere di pigiarlo per sbaglio ed accorgersi che non si riesce ad andare più veloci di 25, 30 o 40 km/h senza capire il perché. In compenso sulla consolle centrale i pulsanti sono diminuiti e risulta molto semplice capire la loro funzionalità.

La connettività è un altro punto forte della nuova Astra. È il primo modello Opel a disporre dell’innovativo servizio di connettività e assistenza personale Opel OnStar.

È un sistema hotspot Wi-Fi 4G/LTE al quale si possono collegare fino a 7 dispositivi, inoltre dispone di una propria scheda SIM per accedere ad un’ampia gamma di servizi, come le chiamate di emergenza, il soccorso stradale e il controllo remoto mediante la App MyOpel. Con questa funzionalità il guidatore può mettersi in contatto con un operatore OnStar del Contact Center Opel di Luton in Inghilterra per chiedere nella lingua desiderata qualsiasi informazione relativa alla propria posizione, richiedere un test a distanza della vettura o più semplicemente di verificare se la pressione degli pneumatici è corretta. Tutto questo in pochi secondi, semplicemente premendo uno dei 3 pulsanti che si trovano sopra lo specchietto retrovisore. Non è necessario avere in tasca uno smartphone, la vettura è sempre «on line». Il costo di questo servizio disponibile 24 ore al giorno 7 giorni su 7, per il momento disponibile solo sulla nuova Astra ed è gratuito per il primo anno dall’acquisto della vettura, poi costa 90 euro all’anno.

A proposito di costi, nessuna brutta sorpresa, la nuova Astra costa meno della precedente, ma offre molto di più. A seconda degli allestimenti e della motorizzazione scelta si parte da 17.600 euro per la entry level «Elective» a 27.000 per la «Innovation». Inoltre per tutti colo che acquisteranno la nuova Astra entro la fine del 2015, Opel riserva uno sconto fino a 3.500 euro per inserire ulteriori optional o accessori. Per il momento la nuova Astra è disponibile solo nella configurazione a 5 porte, la Station Wagon arriverà entro giugno del 2016.

[ Paolo Pauletta ] 

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