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Ford Focus ECOnetic: il risparmio come missione

Consumi bassissimi, emissioni inferiori ai 90 g/km, ma nessuna rinuncia alle prestazioni

A due anni dalla presentazione, la Ford Focus presenta un curriculum da prima della classe: l’auto globale di Ford è infatti, secondo l’istituto di ricerca R.L. Polk & Co., la più venduta al mondo nel 2012 e si è piazzata, negli esigentissimi Stati Uniti, al quarto posto per affidabilità tra le vetture del suo segmento. Focus si presenta ora nella nuova versione “ECOnetic”: nome che in casa Ford denominerà d’ora in poi, per ogni modello della gamma, un allestimento speciale che comprenderà in seguito, oltre alle motorizzazioni “eco-friendly” con propulsori convenzionali, anche versioni ibride ed elettriche.

Obiettivo efficienza

Si tratta, in questo caso, di motori caratterizzati da straordinaria efficienza e basse emissioni: per conquistare quella fascia di mercato di stampo tradizionalista, aperta alle novità e sensibile al risparmio energetico e alla protezione dell’ambiente, ma che non intende rinunciare alle proprie abitudini di guida, o non si sente pronta per le motorizzazioni alternative. I modelli “ECOnetic” si caratterizzano per le soluzioni tecniche ed estetiche mirate ad abbattere, senza compromessi, le emissioni di CO2 ed esaltare ancora di più l’efficienza di motori e meccanica, fornendo al guidatore gli strumenti per rendere il proprio stile di guida il più “green” possibile.

Emissioni: -30% in 14 anni

Le stime di Ford prevedono che metà delle auto vendute in Europa saranno contraddistinte dal simbolo “ECOnetic Technologies”, attribuito solo a quei veicoli che si posizionano ai vertici del segmento per economia dei consumi. L’impegno Ford per ridurre del 30%, dal 2006 al 2020, le emissioni di CO2 sulle proprie vetture, prevede che le auto “ECOnetic” aumenteranno, gradualmente, fino al 75% del totale.

Con queste premesse, Focus “ECOnetic” si presenta come un modello a spiccata vocazione ecologica, in cui il rispetto per l’ambiente si coniuga con quello delle tasche dell’automobilista. Migliorare quello che già convince, è difficile: quanto all’intento di ottenere un’auto che, a dispetto della sua virtuosità in termini di consumi ed emissioni, non fosse “seduta” nelle prestazioni e, last but not least, non pregiudicasse il piacere di guida, lo ritenevamo addirittura impossibile. Ci siamo ricreduti dopo la nostra prova su strada. 

Esterni

L’estetica è quella consueta. La FocusECOnetic” è disponibile nelle versioni a cinque porte, da noi provata e station wagon: la berlina quattro porte, per il momento, non è importata in Italia. Lo stile è l’innovativo “kinetic design”: linea europea e dimensioni continentali, create per piacere in tutto il pianeta.

Design emozionale, accattivante e dinamico, a tratti aggressivo, sottolineato da muscolosi passaruota, che svelano la prima novità estetica della “ECOnetic”: al posto dei classici cerchi in lega, degli eleganti copri cerchi – a filo del bordo esterno del battistrada – dissimulano totalmente il cerchione in acciaio da 16 pollici, per minimizzare le turbolenze laterali. Le sospensioni sono ribassate, e il sottoscocca è interamente carenato. La griglia anteriore è dotata dell’Active Grille Shutter: un sistema di regolazione della calandra, che viene chiusa automaticamente per ottimizzare i flussi di aria in funzione nelle necessità di raffreddamento del motore, e ridurre la resistenza aerodinamica della vettura. L’adozione combinata di questi accorgimenti ha permesso di ridurre ancora il coefficiente Cx: da un già eccellente 0,295, si è infatti passati ad un valore di 0,287.

Interni 

Saliti a bordo, ritroviamo le consuete peculiarità della Focus di ultima generazione: il cruscotto accogliente, avvolge in modo protettivo il guidatore, complici le plastiche di buona qualità, forse troppo morbide. L’insieme ispira fiducia, confidenza e voglia di guidare: proprio quella sensazione che mancava ai precedenti modelli Focus, impeccabili ma, in fondo, un po’ austeri.

La posizione di guida corretta agevola la visibilità, buona malgrado i massicci montanti posteriori. La componentistica di ottimo livello agevola la guida, anche se i tasti in plancia sono eccessivamente vicini tra loro. Necessario un breve periodo di assuefazione per utilizzarli con disinvoltura. Numerosi anche i comandi al volante, azionabili in modo più naturale e istintivo: lo sterzo si impugna facilmente e la corona, delle giuste dimensioni, “cade in mano” al guidatore.

Seduti al posto di comando, facciamo conoscenza con il sistema informativo “Ford EcoMode”, che aiuta a modificare le abitudini di guida, adottando uno stile più economico. La Casa dichiara che il potenziale risparmio di carburante, per molti conducenti, può arrivare fino al 10%. Il sistema si basa su un software sofisticato, sviluppato in collaborazione con istruttori di guida qualificati, che rileva il comportamento di guida – monitorando i cambi di marcia, le accelerazioni, le frenate, ecc. – fornendo al conducente un chiaro feedback sulle prestazioni in chiave ecologica. Il guidatore si trova così a essere sempre al centro del sistema: “EcoMode” provvede a inviargli semplici suggerimenti per conseguire un risparmio di carburante maggiore, tramite appositi segnali sul cruscotto. Una grafica “a fiore”, posta sul display del quadro strumenti, permette al conducente di seguire i propri progressi nelle tre principali aree di monitoraggio, ovvero i cambi di marcia, la capacità di prevedere l’andamento della strada, e la velocità. In parallelo “EcoMode”, la spia di segnalazione sul rapporto del cambio più opportuno da inserire: una piccola, discreta “freccia”, orientata verso l’alto o verso il basso, si accende un istante prima del momento migliore per cambiare marcia, passando al rapporto superiore o scalando a quello inferiore, per ottimizzare i consumi.

Il bagagliaio è spazioso, ma non enorme: le linee sinuose hanno chiesto qualcosa alla capienza. Chi desiderasse più spazio può comunque optare per la variante Station Wagon. L’abitabilità è buona, purché dietro non si sieda in tre, se non per brevi tragitti.

Tecnica 

La Ford Focus ECOnetic è dotata di un propulsore diesel di 1.560 cc da 77 kW (105 cv), che si affianca – per rimanere nel campo dei motori a gasolio – a quello di pari cilindrata ma con 85 kW (116 cv), e al più prestazionale 1.997 cc con 120 kW (163 cv). Sulla carta, è la Focus per il mercato europeo più efficiente di tutte: la Casa dichiara emissioni di CO2 di 88 g/km e consumi medi di 4,4 litri per 100 km, che in particolari – ma purtroppo, non frequenti – condizioni d’uso, come la marcia costante a velocità ridotta, su tracciati autostradali pianeggianti, possono scendere fino a 3,4 litri/100 km. Da record l’autonomia potenziale: oltre 1.500 km con un pieno. Il motore è dotato di un controllo della temperatura dell’aria per l’aspirazione più preciso, grazie a un sistema aria-liquido al posto di quelli standard aria-aria. Una soluzione che permette di immettere nella camera di combustione aria più fredda e quindi più densa. A valle del motore è montato uno speciale convertitore catalitico (“trappola del NOx”), che aiuta a ridurre le emissioni di CO2 rendendo più magro il rapporto aria-carburante (introducendo, in proporzione, una maggiore quantità d’aria), migliorando l’economia.

Lo “Start&Stop” spegne automaticamente il motore quando la vettura è al minimo, ad esempio al semaforo, riavviandolo non appena il conducente desidera riprendere la marcia. Si elimina così lo spreco di carburante durante la sosta della vettura: nella guida in città, questa funzione può ridurre il consumo di carburante e abbattere le emissioni di CO2 fino al 10%.

Fra i numerosi, altri accorgimenti per esaltare l’efficienza della Focus ECOnetic, la “Ricarica rigenerativa intelligente”, che aumenta la potenza sviluppata dall’alternatore quando la vettura frena o rallenta: l’energia cinetica della vettura viene convertita in energia elettrica, senza necessità di consumare ulteriore carburante. La corrente elettrica generata viene utilizzata per ricaricare la batteria; un sistema di gestione avanzato monitora continuamente lo stato di carica, affinché la funzione di ricarica rigenerativa possa mantenerla ad un livello ottimale. 

Prestazioni 

Su strada abbiamo apprezzato la gradualità del servosterzo elettrico EPAS, che utilizza un motorino elettrico pilotato da una centralina elettronica. Rispetto a un servosterzo idraulico ha un rendimento energetico migliore, e non utilizza l’energia prodotta dal motore. Grazie all’intervento progressivo incrementa la sensibilità alle basse velocità, riducendo l’intervento ad andature più elevate per migliorare il controllo del veicolo. Alle alte velocità, la risposta dello sterzo potrebbe essere più incisiva ma la precisione di guida, tutto sommato, non è disprezzabile.

La Focus ECOnetic ha un’autonomia potenziale di oltre 1.500 km con un pieno, e grazie alla coppia generosa di 270 Nm (la stessa della versione 1.6 con maggiore potenza) e alla rapportatura del cambio, non è penalizzata nelle prestazioni. Con quasi 13 quintali di massa e 77 kW, certamente non può e non vuole essere un “fulmine di guerra”. La guida è sempre rassicurante, e resa confortevole dall’ottima insonorizzazione. L’allestimento “green” non toglie nulla alla consueta progressività e prevedibilità delle reazioni. Le sospensioni ribassate e l’ottimo telaio rendono l’auto stabile e ben “piantata” a terra. Di tanto in tanto, avremmo voluto dei rapporti un po’ meno lunghi per disimpegnarci più agevolmente nel traffico cittadino, o sul misto. Ma, del resto, sono i compromessi imposti dalla particolarità dell’allestimento. Guidando col piede leggero e in autostrada, abbiamo avuto la conferma che i risultati annunciati da Ford non sono soltanto eventuali, ma possibili: il nostro miglior risultato raggiunto dal computer di bordo ha sfiorato, in certe particolari condizioni d’uso, il valore simbolico di 3,3 km, come a dire “cento chilometri con tre litri”! Confermandoci così che i 27 km con un litro sono a portata di mano, e che un ipotetico confronto con le vetture ibride – se non si ha stringente necessità di circolare in città – può essere formulato su nuovi paradigmi.

Nodo cruciale resta però quello dei conti: la Focus ECOnetic cinque porte costa 21.250 euro, cifra che lievita a 23.000 se si attinge all’elenco degli optional, in molti casi obbligatori (come il pacchetto che comprende sensori di parcheggio e gli alzavetri elettrici posteriori). Una cifra che comincia a diventare “importante”, ma che potrebbe essere ridotta – o ammortizzata – se anche in Italia entrasse in vigore il sistema di tassazione proporzionale al livello di emissioni.

La Focus ECOnetic emette 88 grammi di CO2 (come una vettura ibrida dello stesso segmento): un valore simile si traduce, in gran parte dei Paesi europei, in agevolazioni tangibili, come il bollo ridotto, la riduzione del prezzo d’acquisto e l’esenzione dalla tassa di immatricolazione, ecc.. Agevolazioni tali da attenuare, o giustificare, l’inevitabile maggior costo che l’acquisto di un veicolo rispettoso per l’ambiente comporta. E se per l’automobilista italiano tutto questo è uno spunto di riflessione, per chi sta governando il Paese dovrebbe essere un invito ad agire!

Alessandro Ferri

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