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1812km del Qatar: 1…2…3…Ferrari!

Grandissima dimostrazione di forza per le 499P e i loro equipaggi che sono riusciti a strappare una tripletta nella gara di apertura del campionato FIA World Endurance Championship 2025 al Lusail International Circuit, scrivendo una pagina di storia del motorsport che non verrà dimenticata a breve

 

Una gara piuttosto vivace quella della 1812km del Qatar che, durante le sue dieci e passa ore, ha raccolto una serie di episodi avvincenti che hanno intrattenuto davanti agli schermi appassionati da tutto il mondo.

Incendi, portiere che si staccano dall’abitacolo, sorpassi impossibili, testacoda e tamponamenti tra compagni di scuderia sotto regime di safety car sono solo alcune delle cose incredibili che sono accadute durante questa gara di debutto del WEC svoltasi sul circuito di Lusail.

Ma andiamo con ordine.

Ferrari: una gara da manuale trasformata in sogno con una tripletta storica

Weekend da urlo per la scuderia di Maranello che già dalle qualifiche di ieri si era aggiudicata una solida partenza, prima e terza posizione in griglia, per una gara che all’apparenza era tutta in gestione.

Al semaforo verde persino la Ferrari n.50 (quella che alla fine ha trionfato con l’equipaggio Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen) che scattava dalla terza casella, guadagnava una posizione ai danni della BMW n.15, e alla prima curva aveva già affiancato la 499P n.51 di Antonio Giovinazzi (miglior tempo in gara con un 1’41’’259 realizzato al 141esimo passaggio), James Calado ed Alessandro Pier Guidi; nonostante alcuni problemi e diverse penalità subite per due Drive Through, la n.51 è riuscita a risalire posizione su posizione e giungere terza battagliando fino al traguardo con la n.83, la gialla 499P di AF Corse affidata a Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson che si è guadagnata uno splendido secondo posto.

La Casa di Maranello guadagna quindi 66 punti in classifica Costruttori grazie alla pole position, valsa 1 punto, e al piazzamento in gara degli equipaggi numero 50 e 51 che hanno attribuito rispettivamente 38 e 27 lunghezze; da questa stagione infatti il regolamento del FIA WEC consente a entrambe le vetture di ottenere punti validi per la graduatoria iridata, mentre sino al 2024 solo la migliore classificata tra le 499P della squadra Ferrari – AF Corse poteva maturarli. Da segnalare anche i 38 punti validi per la classifica riservata alle squadre indipendenti – FIA World Cup for Hypercar Team – dove AF Corse, oltre al secondo posto assoluto ha festeggiato questa vittoria. 

Chapeau Ferrari! Quale miglior esordio possibile per la Casa del Cavallino Rampante. 

Team Proton competition: gara sfortunata o errore umano?

Avvio di stagione deludente per il team Proton Competition che, allo scadere delle 10 ore di corsa, si porta a casa un insoddisfacente quindicesimo posto nella classe regina con la Porsche 963 n.99. La causa è un errore di guida del pilota che, dopo aver superato il limite in curva, ha dovuto fare i conti con un cordolo che ha praticamente devastato gran parte del fondo e della parte bassa della vettura.

“Problemi, problemi…” – come direbbe il conduttore televisivo Vanzini di Sky – anche per la vettura LMGT3 del team, la nuovissima Ford Mustang n.77 che, dopo aver completato appena 148 giri, ha costretto il pilota portoghese Sousa – al momento dell’accaduto alla guida del veicolo – ad accostare immediatamente per via di un ingente principio di incendio verificatosi nella parte bassa della macchina e ad azionare gli estintori.

Mera consolazione quella della top 10 conquistata dall’altra Mustang, la n.88.

Cadillac: autosabotaggio a più non posso

“Vergogna” è l’unico termine che salta alla mente riferendosi al disastroso tamponamento avvenuto tra la Cadillac n.12 e quella n.38, che ha costretto entrambe le vetture a tirarsi fuori dalla lotta al podio e magari, ancor meglio, alla possibile vittoria.

Un podio che non sembrava essere affatto fuori dalla portata degli equipaggi del team Jota che dirigevano la gara con uno splendido 1-2, interrotto in regime di Full Course Yellow dal pilota della vettura n.12 Lynn che inspiegabilmente ha tamponato in maniera violenta la vettura n.38 del collega Button.

L’ammontare delle spese e la classifica che recita un’ottava e una sedicesima posizione dopo gli interventi al box per le riparazioni non sono forse il peggio per il team, perché ora dovrà fare i conti anche con i rapporti interpersonali tra i due piloti.

Aston Martin dolceamara

Esordio “senza infamie e senza lodi” per il team britannico che al termine della gara tira le somme con un sesto posto non da poco e un diciassettesimo posto decisamente pesante, il quale va sommato ad un errore che è costato tempo e posizioni fondamentali in gara di durata e strategia come queste.

Niente male il sesto posto conquistato dalla vettura «superstite» n.7 che si posiziona precisamente alle spalle della Toyota GR010 di Buemi&CO. Peccato per il posto nelle retrovie dell’altra vettura, la n.9, la quale era già andata incontro ad altri problemi come quello della perdita della portiera perché non chiusa correttamente e una sosta prolungata ai box che ha influito notevolmente sulla classifica del team dell’Aston Martin.

Ci vorrebbe un occhio di riguardo!

Universo mondo «hypercar»

Week-end insipido per Toyota e Alpine che, dopo aver subito le nuove modifiche sul BoP (Balance of Performance) che imponevano +34 kg di zavorra per Toyota (per un peso complessivo di 1.064 kg) e +14 kg per Alpine (ammontando così a 1.044 kg), hanno registrato prestazioni decisamente poco entusiasmanti, tanto da garantire a Toyota posizioni non oltre il quinto e sesto posto con la n.8 di Sébastien Buemi, Rio Hirakawa e Brendon Hartley davanti alla n.7 di Mike Conway, Nick De Vries e Kamui Kobayashi e un tredicesimo e quattordicesimo posto per Alpine.

Niente male la BMW che, dopo qualche sbandata ad inizio gara, ha saputo prendere nuovamente in mano la situazione e portare a casa un solidissimo quarto posto con la n.15 di Magnussen-Vanthoor-Marciello!

Top dieci per l’equipaggio n.93 del team francese Peugeot, nono sul traguardo con alle sue spalle la migliore delle Porsche.

Il quadro della situazione in LMGT3. Vittoria della Corvette

Dopo una serie di contatti iniziali che avevano vagamente compromesso la classifica, sul traguardo sono giunti in ordine: la Corvette n.33 del TF Sport, la McLaren n.95 di United Autosports e la BMW n.31 del team WRT, seguita da un solidissimo quarto posto conquistato dalla Lexus LMGT3 n. 87 di Akkodis AS (artefice tra le altre cose del contatto iniziale con la Ferrari).

Gara piuttosto anonima per le due Ferrari 296 GT3 del team Vista AF Corse che non sono riuscite ad andare oltre un quinto e un ottavo posto.

Piuttosto deludente la gara della BMW M4 dell’equipaggio n.46 che, nonostante le grandi ambizioni di Valentino Rossi, è rimasta indietro per una serie di penalità di 7 posizioni rispetto alla gemella n.31.

Non un ottimo ritorno per il team Mercedes con Iron Lynx che, amareggiato, torna a casa con un ritiro (la n.61) e un quattordicesimo posto.

Il WEC tornerà nuovamente in pista ad Imola con la 6 Ore nel weekend del 18 aprile, nel frattempo non mancheranno certamente sviluppi o altro.

[ Cristiano Fortini ]

 

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